26 dicembre 2011
Dal 1 Gennaio 2012 sarà operativa la
sede di ARIDO EGYPT; struttura di supporto e affiancamento per tutte le attività
istituzionali e di ricerca in territorio egiziano e punto di riferimento locale
per quanti desiderano supporto assistenza e agevolazioni in loco.
ARIDO EGYPT curerà in particolar
modo i contatti con enti e istituzioni governative e si farà carico delle
ricerche documentali negli archivi egiziani (ricchissimi di materiale del tutto
inedito).
Voluta fortemente dalla direzione di
ARIDO, ARIDO EGYPT rappresenta il primo tassello della nuova rete di contatti e
referenti in Africa Settentrionale che la Associazione e Qattara.it nonchè tutti
i partners del Progetto ARIDO stanno costruendo.
Lo staff degli uffici di ARIDO EGYPT:
Andrea Mariotti (vice
presidente ARIDO )
Managing Director ARIDO Egypt
Nagat Ali Mohamed
Segretaria e P.R. ARIDO Egypt
Asaad Zaki
Researcher and Data Collector ARIDO Egypt
Nassef Nagy Aghila
Chief Scout and Logistic Coordinator ARIDO Egypt
26 dicembre 2011
In seguito ai costanti e crescenti
successi e contatti con Enti
(Ministeri e Università) e
Associazioni straniere ed in virtù delle
continue richieste, al fine di
facilitare la comunicazione e la
divulgazione delle notizie
inerenti qattara.it e soprattutto arido.eu,
dal mese di gennaio 2012 i
due siti proporranno progressivamente
sia la versione in lingua
inglese che la versione in lingua araba .
Ancora una volta i due importanti
siti si distinguono per il rispetto
che nutrono per le popolazioni
che li ospitano durante le missioni
di ricerca e non solo.
Arido.eu aprirà una succursale in
Egitto (il Cairo-Alessandria) il
prossimo mese di Gennaio, e da
Febbraio (se la condizione locale
tende al progressivo
miglioramento come sembra attualmente) una
in Libia (Tripoli); ciò
consentirà di rafforzare ulteriormente i
contatti con le Istituzioni
locali e sviluppare ulteriori rapporti di
collaborazione .
استلمت جمعية الباحثين المستقلين فى الصحراء الغربية (
ARIDO)
طلبات للنشر في موقعها الالكترونى
(
www.arido.eu
و
www.qattara.it
) من جامعات ووزارات ومؤسسات مختلفة فى الخارج باللغتين العربية
والإنجليزية من أجل جعل عملية الاتصال ونشر الأخبار أسهل ومتاح لعدد أكبر من
مستخدمى الانترنت، وسوف يتم
تفعيل هذه الطلبات الهامة فى بداية شهر يناير عام 2012م.
سوف تفتتح الجمعية مكتب جديد لها فى القاهرة \ الإسكندرية فى الشهر القادم (يناير)،
بينما سيبدأ العمل فيه فى شهر
فبراير 2012 (لو استمر التحسن فى الأوضاع السياسية كما يبدو الأمر)، وسوف يتم
افتتاح مكتب آخر فى طرابلس
(ليبيا)، وهذا سوف يحسن من العلاقات والاتصال
بالسلطات المحلية وينمى شراكات جديدة.
www.arido.eu and www.qattara.it
have been receiving pressing
requests from universities,
ministries and several associations from
abroad in order to better
and to make easier the task of
communication and spreading
of the news related to both the web
sites writing the texts in
English and Arabic language.
In this regard both the web
sites, distinguished for the high respect
to the people which guest
them during the researching missions
and beyond, will be
starting by the beginning of January 2012 to
fulfil these important requests.
www.arido.eu will open a new office in Cairo/Alexandria (Egypt) by
the forthcoming month of January,
while starting by February 2012
(if the political situation will
keep improving as it seems, so far,)
another one will be opening
in Tripoli (Libya).
The above will permit to improve
further on the relationships with
the local authorities and to
develop further partnerships
18 dicembre 2011
Il sito
qattara ha fra i suoi collaboratori il Prof. David Zambon, Professore
di storia e geografia in un liceo di Nizza e storico di grande fama
internazionale.
Ha scritto
moltissimi articoli sulle vicende d'Africa e collabora con prestigiose testate
francesi fra le quali Ligne de Front
di seguito
alcune foto tratte dal suo archivio personale
Personale di un M13/40 a Tobruk il 28 giugno 42
fanti italiani in marcia nel perimetro di Tobruk nella primavera 42
M13/40 in marcia nel deserto
Bersaglieri motociclisti e tedeschi a El Adem, inverno 41-42
M14/41 durante una sosta durante la battaglia di E l Alamein
18 dicembre 2011
l'ultima fatica della nostra amica Andreina Solari
18 dicembre 2011
Alla sezione "Campagna d'Africa" pubblicato il diario del
cap. Raffaello Cei 2° ARTICELERE
10 dicembre 2011
Grazie alla
donazione che è stata fatta al sito (vedi alla data del 18 ottobre) continua la
pubblicazione di articoli inerenti la guerra d'Africa.
Alla sez.
documenti e varie abbiamo pubblicato un reportage a colori tratto dalla rivista
TEMPO datato 4 luglio 1940, sui paracadutisti libici veramente unico e
molto raro
09
dicembre 2011
Proseguono i lavori di edificazione del monumento a Rasoul
Su www.arido.eu è pubblicato l'articolo
completo.
Su www.arido.eu è pubblicato l'articolo
completo.
08
dicembre 2011
Il 19
novembre davamo la notizia che le nostre squadre di ricerca avevano individuato
un altro cimitero dimenticato
in area Hishyiat El Qasis . (leggi la notizia alla data corrispondente).
Su www.arido.eu è pubblicato l'articolo
relativo al ritrovamento eccezionale.
03 dicembre 2011
La prima pietra del monumento a
Rasoul
Il testo completo dell'articolo è su www.arido.eu
01 dicembre
su www.arido.eu la lettera scritta da Santo
Pelliccia al rientro dalla
spedizione di ricerca 1-6 novembre 2011 ad Alamein;
occasione
nella quale ha ritrovato la sua buca intatta.
24 novembre
69 Anni dopo: rievocazione dei fatti d'arme di Alamein
tra truci ed insensate polemiche
di
Aldo Ciabatti
note di un partecipante alla missione
1-6 novembre 2011
19 novembre
Zona di Alamein:
Al telefono, la squadra di ricercatori condotta da Andrea, ci riferisce che è
stato ritrovato un altro cimitero, sicuramente italiano (per le “solite”
bottiglie rotte ed una baionetta ritrovata nei pressi), nell’area a sud ovest
del triangolo Deir El Abyad, Deir El Beida, Deir El Harra.(zona Ariete)
Secondo le prime frammentarie informazioni (sempre ricevute via telefono
satellitare) il luogo di sepoltura si troverebbe in area Hishyiat El Qasis e
dovrebbe trattarsi del “cimiterino”dal quale vennero esumate, per essere
traslate a Quota 33, salme “note”.
su
www.arido.eu maggiori dettagli e al rientro della squadra di ricerca,
l'articolo completo
bel lavoro ragazzi!!!
quota 21
cimiteri mappati e....solo in tre mesi dalla costituzione di ARIDO
16 novembre
Autorizzazione ottenuta, al via i lavori per il monumento al
Cav. Abdel Rasoul
entro la fine della settimana partono i lavori, la sede di collocazione del
monumento è stata confermata essere quella prospiciente la corte degli Ascari
libici, per cui il monumento avrà grande visibilità.
Grazie al Commissario Generale Gen. C.A. V.Barbato, al Colonnello B.D'Andrea che
ha curato la parte istruttoria,
all'Ing. Dottori capo sezione lavori esteri e a tutto l' organico del
Commissariato Generale Onoranze Caduti in guerra che ha consentito una
così nobile iniziativa.
Ciò è stato
possibile grazie alla grande partecipazione dei lettori di qattara.it (oltre
1500 petizioni ricevute) e a loro va il grazie di tutti noi e della famiglia di
Rasoul.
13 novembre
Pubblicato l'ottavo articolo su Naqb el Rala
alla sez. Alamein
13 novembre
Pubblicato
nella sez. "spedizioni di ricerca"
l'articolo sulla missione 1-6 novembre 2011
08 novembre
La
buca di Santo Pelliccia
(saliente nord del Munassib 10° cp. IVBTG) è stata ritrovata
08 novembre
Il
Resoconto
06 novembre
Sulla via del rientro la terza missione ARIDO nel territorio di Alamein.
I partecipanti sono in volo diretti in Patria; il reduce Santo, sentito al
telefono, è entusiasta e commosso, ARIDO non poteva donare un regalo più bello
per il suo ottantottesimo compleanno, infatti dopo attenta e profonda
ricognizione è stato comunicato che la buca di Santo Pelliccia (saliente nord
del Munassib 10° cp. IVBTG) è stata ritrovata!!!!!
La buca, insieme a quella del suo tenente e di altri compagni d'arme risulta
essere ancora in discrete condizioni e NON manomessa.
Santo ha gridato di gioia poi è scoppiato in un pianto liberatorio
accovacciato nella buca come esattamente 69 anni fa.
Nei prossimi giorni relazioneremo dettagliatamente.
le prime foto della targa posta a Qaret el Khadim
02 novembre
Il gruppo partecipante alla terza spedizione
Alamein 1-6- novembre si è riunito al Cairo nel tardo pomeriggio (proveniendo da
varie province italiane i voli utilizzati sono stati diversi Swissair, Alitalia
e Egyptair), e sbrigate le formalità doganali, si è imbarcato sui mezzi della
Associazione ARIDO (l'Associazione ha un proprio parco macchine composto da una
jeep Wrangler una Cherokee e un Land Cruiser Toyota) e si è diretto alla volta
dell'abitato di Alamein ove saranno ospitati per la cena e la notte a casa
dell'amico Nassef (nipote di Rasoul).
Sveglia
all'alba e, allestiti i mezzi, partenza per la prima zona di rilievo: Pelliccia
è entusiasta e in ottima forma
nei prossimi
giorni su www.arido.eu i reportage
30 ottobre
Sono appena rientrati ieri in Italia i
partecipanti alla missione Siwa-El Alamein 21-29 Ottobre 2011 e gia si “scaldano
i motori”per la prossima partenza di domani 31-ottobre 2011per la missione El
Alamein 01-06 Novembre 2011.
Oggi 30 Ottobre 2011, presso la sede di
A.R.I.D.O. il Presidente Dott Daniele Moretto ha convocato alcuni dei
partecipanti alla prossima missione per l ‘indispensabile briefing e per
rivedere insieme lo scopo e gli obbiettivi della missione stessa, che vedrà per
cinque giorni consecutivi i ricercatori di A.R.I.D.O. impegnati, nel deserto di
el Alamein, nella ambiziosa opera di completamento del censimento, rilievo e
mappatura di tutta l’area di Deir El Beida- Deir El Abyad- Deir El Qatani.
Verranno inoltre censiti, rilevati e mappati
No 3 cimiteri “nuovi”recentemente identificati dalle squadre di operatori locali
che lavorano in pianta stabile per ARIDO.
A tale proposito ricordiamo che ARIDO
provvede, con la autotassazione dei soci, al mantenimento (siamo datori di
lavoro) di ben due famiglie beduine che vivono ad El Alamein per un totale di 13
(tredici) persone tra uomini, donne e bambini.
Si tratta della famiglia di Nagy Abd El Rasoul
Aghila (deceduto) e di Gomaa Abd El Rasoul Aghila (deceduto), gli unici due
figli maschi del custode del Sacrario Italiano di El Alamein Cavaliere Abd El
Rasoul Aghila, venuto a mancare lo scorso anno dopo una lunga malattia.
29 ottobre
Santo Pelliccia di nuovo a Alamein
Santo
Pelliccia, il reduce di Alamein torna fra le sabbie che lo videro
combattente. Grazie alla sensibilità e generosità
del consiglio Direttivo della Associazione ARIDO, Santo parteciperà come ospite
d'onore, alla missione nel deserto di Alamein dall' 1 al
6 novembre 2011.
Purtroppo non
è stato sorteggiato fra coloro i quali sono stati invitati alla cerimonia del
69° della battaglia e la miopia di alcune Associazioni contattate, non hanno
consentito al reduce di essere presente alle celebrazioni, ma grazie a ARIDO
sarà nei luoghi della battaglia e della resa con le armi in pugno, proprio 69
anni dopo!
Nella
settimana di missione nel deserto, Santo parteciperà offrendo la sua esperienza
e la formidabile memoria visiva nella ricerca della sua indimenticata buca nel
saliente nord del Munassib e nella ricerca della zona di sepoltura, mai più
ritrovata, dei suoi cinque commilitoni fra i quali il Tenente Lenci nella
zona della resa della Folgore a el Karita proprio il 6 novembre del 1942
(obiettivo ARIDO).
Dagli esiti
delle ricerche verrà pianificata, da parte dei ricercatori ARIDO, una delle
prossime missioni in primavera del 2012.
Tutto è
pronto, buon compleanno Santo!
foto della
missione 2009 quando fu ospite di qattara.it
29 ottobre
Nei giorni
3,4,5 Novembre si terrà una manifestazione "Nel cuore nessuna croce manca,
omaggio ai Caduti senza croce" organizzata dal Comune di Centallo (CN) in
ricordo dei Caduti e dei Dispersi in guerra.
La manifestazione coinvolgerà pienamente la Associazione ARIDO di cui qattara.it
è partner, in particolar modo nella serata di Venerdì 4 Novembre, quando verrà
proiettato il filmato "Gli uomini di El Alamein - la vita, i pensieri, le paure
nei diari dei soldati"
Inoltre Arido ha partecipato fornendo un campione di sabbia in una bottiglia
rinvenuta nel deserto ed ha donato alcuni cimeli significativi rinvenuti nel
campo di battaglia da seppellire insieme all'urna dei piastrini caduti alla base
della croce monumentale PAX Vobis di Centallo.
23 ottobre
Commemorazione del 69° della battaglia di Alamein
pubblichiamo,
in parallelo con www.arido.eu, l'articolo
inviato sulle celebrazioni del 69° della battaglia di Alamein: non eccessiva
affluenza di pubblico e solo due reduci invitati ufficiali!
ARIDO è stata
ospite ufficiale presso il Consolato di Alessandria alla serata di Gala in
onore di S.E. L'Ambasciatore Pacifico.
Prosegue la
missione 21-29 ottobre nella ricerca e rilevo dei cimiteri a nord di Siwa.
La targa posata a Qaret
el Khadim dal gruppo di ricerca missione 21-29 ottobre
20 ottobre
Gheddafi è morto
e il suo corpo si troverebbe a Misurata.
E' questa la notizia diffusa dai vertici del
Consiglio nazionale di transizione libico e confermata da fonti della Difesa. Il
Colonnello si nascondeva a Sirte, sua città natale, circondato dai fedelissimi
che hanno combattuto fino alla fine per proteggere il loro capo. Prima di essere
catturato Gheddafi è stato colpito alle gambe dagli elicotteri della Nato.
Ferito, è stato trasportato a Misurata, ma sarebbe morto durante il viaggio. Con
lui è stato preso anche il figlio Muttasim Gheddafi e altri collaboratori. A
Tripoli e nelle altre città della Libia sono iniziati i festeggiamenti con balli
e spari in aria.
18 ottobre
Importante donazione a qattara.it
16 ottobre
su
www.arido .eu le ultime news circa il monumento al Cav. Rasoul
08 ottobre
Incontro a
Roma con il reduce Santo Pelliccia, grande amico di qattara.it e ARIDO.
Durante
l'incontro cordiale è stata proposta la collaborazione con la sezione ANPDI di
Nettuno Anzio da Lui diretta e sono stati formulati i ringraziamenti per il
numeroso materiale fornito da qattara.it per l'allestimento della mostra che si
è tenuta ad Anzio ai primi di settembre.
Sono state
creati i presupposti per una prossima missione di ricerca di alcuni commilitoni
sepolti da Santo a El Karita il 6 novembre 1942 e mai più ritrovati, fra i quali
il Tenente Lenci.
08 ottobre
Essendo
imminente l'inizio dei lavori del monumento a Rasoul, chiediamo a quanti lo
desiderano, di partecipare alle spese di edificazione anche con una cifra
simbolica.
Il versamento
può essere fatto su
conto di
ARIDO :
Unicredit
IT64W0200802409000101631019
INDICANDO
NELLA CAUSALE:Monumento a Rasoul
GRAZIE!
08 ottobre
Positivo
incontro presso ONORCADUTI alla presenza delle massime Autorità:
ieri, 7
ottobre, presso la sede di ONORCADUTI al Ministero della Difesa si è svolto
l'incontro fra
il Presidente ARIDO, l'architetto progettista il monumento a Rasoul, il
tesoriere ARIDO e il Generale Barbato Commissario Generale, il Colonnello
D'Andrea, il Colonnello Ottolini e l'Ing. Dottori capo sezione lavori esteri.
In un clima
di estrema cordialità sono state illustrate le motivazioni che hanno portato
alla creazione del Progetto Rasoul, le finalità della Associazione ARIDO e le
partnership che sono state siglate in appena due mesi di esistenza ARIDO.
E' stato
firmato il nulla osta alla edificazione del monumento a Rasoul, nella zona
antistante la corte degli Ascari Libici, e sono stati formulati i complimenti
per la sobrietà dell'opera, per l'impegno di ARIDO e dei suoi componenti nel
preservare la memoria di chi così fedelmente ha servito per anni lo Stato
Italiano senza nulla chiedere in cambio.
Particolare
rilevanza è stata data al fatto che ARIDO contribuisce così materialmente al
sostentamento delle maestranze locali, e dei congiunti del cav. Rasoul.
Il Gen.
Barbato si è complimentato per l'opera di divulgazione che ARIDO effettua per
trasmettere ai giovani la memoria storica del nostro Paese, attraverso lezioni
sul campo di battaglia e presso i Sacrari sparsi nel territorio nazionale e di
oltremare; ha auspicato un ulteriore maggiore impegno nella diffusione della
conoscenza delle nostre radici, vero fondamento di democrazia e ARIDO ha assunto
l'impegno formale di coinvolgere ulteriormente le scuole in attività di studio e
ricerca.
Allo scopo è
stata sottolineata la collaborazione con EUROSCUOLA di Brescia che grazie al suo
illuminato Preside, Magg. Roberto Viani, vedrà la programmazione a breve di
alcune missioni di rilievo topografico dei numerosi cimiteri campali dimenticati
e sparsi nella piana di Alamein abbinate a vere e proprie "lezioni sul campo" di
storia contemporanea, e di altre materie scientifiche pertinenti che
culmineranno con l'elaborazione di tesi di studio sotto l'alto patrocinio di
enti e istituzioni.
E' allo
studio, inoltre, la collaborazione fra ONORCADUTI, ARIDO, Associazioni patner,
scuole, per visite di studio presso i Sacrari italiani.
06 ottobre
Partono i lavori di edificazione del monumento al Cav. Rasoul. Domani a Roma
presso ONORCADUTI il Presidente ARIDO, l'architetto progettista e il tesoriere
ARIDO si incontreranno per il via ufficiale ai lavori: ancora grazie a tutti
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Avviati i contatti preliminari
in Alamein per l'edificazione del monumento al Cav. Rasoul.
Il Vicepresidente ARIDO, il
Direttore del Sacrario e il Titolare la ditta appaltatrice i lavori si
sono incontrati presso il Sacrario di Alamein per discutere gli ultimi dettagli
prima dell'avvio dei lavori .
Su www.arido.eu
alla sez. articoli, l'articolo dettagliato
23 settembre
Da oggi,
gli articoli inerenti le ricerche sui cimiteri e sepolture, per competenza,
verranno pubblicati su www.arido.eu.
Tutti gli altri, continueranno ad
essere pubblicati su qattara.it : continuate a seguirci!
La
petizione a favore di Rasoul Aghila ha avuto successo: grazie ai 1500
firmatari a ANRRA e a ARIDO.
Pubblicato il quinto articolo su Naqb el Rala
alla sez. Alamein
06.09.2011
Ricorrenza 69° della
battaglia di Alamein
Pronto il programma della
missione Alamein
21-29 ottobre 2011
Terzo raduno partecipanti
"missioni d'Africa"
Bardonecchia 26-28.08.2011
Una giornata
particolare
10.08.2011
07.08.2011
Si costituisce in
associazione legalmente riconosciuta l'A.R.I.D.O.
Assiciazione Ricercatori Indipendenti Deserto Occidentale
Pubblicato il quarto articolo su Naqb el Rala alla sez. Alamein
30.07.2011
Il monumento ai caduti d'Africa di
Siracusa........
28.07.2011
70 anni fa l'attacco a Malta
26.07.2011
IMPORTANTI RITROVAMENTI NEL FRONTE NORD e SUD
15.07.2011
Proseguono
senza sosta da parte delle nostre squadre le ricerche di sepolture e cimiteri
dimenticati.
Importanti
ritrovamenti sono stati fatti in questi ultimi giorni prima della pausa estiva.
L'elenco dei
cimiteri ritrovati è il seguente:
3 a deir el
beida
1 a deir el abyad
1 croce di pietre
1 a deir el harra
1 in direzione gabal khalak
1 a gabal khalak (probabilmente e'quello di gabal sanhur)
1 a qaret el khadem
1 a deir el dhib - Tedesco
1 a gabr awani - Tedesco
1 brigata greca
1 a haret el adma
1 a Deier el
Mireir
Naqb Rala:
2 Cimiteri Tedeschi
2 Cimiteri Italiani
per un totale di 18 ritrovamenti .
Con le missioni di ottobre i nuovi cimiteri
verranno rilevati topograficamente e riprenderanno le campagne di scavo
La croce l'abbiamo
trovata seguendo le indicazioni di un anziano di 98 anni che
vive ad Alamein.
Dice che fu fatta durante la guerra perchè li i militari erano soliti
assistere alle messe da campo. Qualsiasi cosa sia stata non ci sono molte
spiegazioni logiche ad una croce fatta sul terreno, di quelle dimensioni ed
in un area completamente desertica, lontana da tutto e tutti ed in
territorio dove cristiani non ce ne erano (a parte i soldati), e non ce ne
sono !!!
Comunque.....vero o leggenda consta di una croce di quasi 4 metri
all'interno di un cerchio di pietre....e'rovinata dal tempo e dai locali che
hanno provato a smontarla perche per loro un segno cristiano e'una offesa
per la loro religione.
Alla fine si sono arresi ed hanno solo scritto di fianco e sempre con le
pietre Allah Aw Akhbar (Dio e'grande)...
l'ultima fatica dell'amico Diego Tonelli
30.06.2011
Bologna - Il Cairo 11.06.2011
sono in avanzata fase di programmazione la terza e quarta missione "cimiteri e
sepolture dimenticate" programmate per la fine estate autunno 2011.
Programma ricco di sorprese e nuove
scoperte, attualmente i cimiteri censiti sono sette:
(vedi sez. spedizioni desertiche -
Seconda missione ricerca sepolture e cimiteri del fronte di Alamein - sottosez.
planimetrie)
ma nel frattempo ne sono stati
trovati altri cinque.
Prosegue la mappatura delle
sepolture dimenticate.
a breve il programma preliminare
Il testo della lettera inviata ad Onorcaduti
e
ai presidenti Napolitano Scalfaro Ciampi
insieme alle firme raccolte pro Rasoul
31.05.2011
SENZA TITOLO.......
Rispettiamo le ultime volontà di
ABD el RASOUL
08.05.2011
Il sito qattara.it , intende
promuovere una petizione presso il Commissariato
Generale
per le Onoranze ai Caduti in Guerra
al fine di chiedere il
rispetto delle ultime volontà del nostro amato Custode e cioè di essere sepolto
all'interno del perimetro del Sacrario (leggi l'articolo sottostante).
Chiediamo pertanto di scaricare la
lettera allegata e inviarla a
danielemoretto@libero.it il quale provvederà ad inoltrarla al Commissariato
una volta raccolte tutte
3 maggio 2010
Un anno fa se ne andava ABD el
RASOUL
qattara.it vuole
ricordarlo con un saggio del suo grande amico Andrea
Secondo raduno partecipanti
"missioni d'Africa"
Ponti sul
Mincio 01.05.2011
La celebrazione
commemorativa presso il sacrario della Piccola Caprera, in ricordo dei decumani
della X° MAS e di tutti gli incursori dal 1915
in poi, è stato
motivo di aggregazione e ritrovo per alcuni reduci delle missioni in terra
d’Africa, di cui Daniele Moretto è indiscusso méntore.
Si sono ritrovati: Daniele,
Mauro, Matteo, Riccardo, Diego, Giancarlo e Pietro.
Alcuni erano in visita per
la prima volta al sacrario, voluto dal Maggiore Balisti, in omaggio ad i suoi
ragazzi che a Bir el Gobi seppero dare gloria alle gesta del Rgt. Volontari
Giovani Fascisti.
La giornata radiosa, ha dato
lustro all’evento, raccogliendo sul piazzale della cerimonia una moltitudine di
persone, di tutte le età, sesso e provenienza.
L’inizio è stato
contraddistinto dall’ingresso dei vari labari combattentistici presenti, per
proseguire con l’alzabandiera, accompagnato dall’Inno di Mameli e la messa in
suffragio di tutti i caduti per la
Patria.
Al termine gli squilli del
silenzio hanno sancito il termine dell’omelia, quindi, sciolti i ranghi, visita
d’obbligo al museo reggimentale
la divisa donata dal Serg.
Rebaudengo
Il museo, inserito nella
casa che fu residenza del Maggiore Balisti, raccoglie una ricca collezione di
reperti, foto ed uniformi dedicate alla guerra in Africa Settentrionale e più
precisamente al ricordo dei volontari che ebbero il battesimo del fuoco nella
mitica battaglia contro le preponderanti forze del Regno Unito, per poi
attestarsi presso l’oasi di Siwa fino al ripiegamento ed alla conclusione della
campagna d’africa in Tunisia.
Il sempre presente ed
arzillo volontario Cioci, conosciuto il nostro stimato capogruppo Daniele, ha
messo a sua disposizione l'archivio storico e l’apparato di memoria e ricordi
inerenti i fatti d’arme che hanno coinvolto il Rgt GG.FF.
L’acquisto di alcuni libri e
brochure, ha concluso la splendida mattinata, e vista l’ora, all’unisono il
gruppo di neo-meharisti si è diretto verso la località di S.Lucia ai Monti, tra
Valeggio sul Mincio e Custoza, dove in una trattoria tra le colline veronesi è
stato consumato il rancio.
Artefice dell’organizzazione
enogastronomica il grande Giancarlo, sempre “efficiente rapido ed invisibile”.
Durante il pranzo, ricordi
ed aneddoti sulle varie missioni in terra d’Africa l’hanno fatta da padrone,
mentre Daniele in vista delle prossime missioni, elencava nuovi progetti e nuove
mete nel cuore del deserto.
Tra un bicchiere di Custoza
ed uno di Prosecco, “sempre nel rispetto del tasso alcolemico”, anche il
pomeriggio è arrivato al termine, e dopo la promessa di tenersi in contatto e
magari ritrovarsi in altra occasione, le auto hanno preso la strada di casa.
Una bellissima giornata,
trascorsa tra amici e nata da un’idea di Matteo, che con un giro di e-mail ha
fatto subito proseliti, tra i vecchi e nuovi neo-esploratori.
Alla prossima.
Pietro
Lettera
Caro
Daniele,
mi chiamo Giuseppe e sono un medico, credo come te. Io sono radiologo.
Anche mio padre (classe 1908) era medico , ed aveva prestato servizio , quale
sottotenente, nel Battaglione Giovani Fascisti della Divisione Ariete.
Ferito gravemente a Bir El Gobi nel nov. 41 non ha abbandonato la prima linea
e si è poi guadagnato una medaglia d'argento al valore.Successivamente, con la
sua unità esplorante , si è spinto nelle zone più a sud sempre in prima linea,
per poi ripiegare fino alla conclusione di Takruna e passare la prigionia,
fino al 46 inoltrato,in un campo inglese in Algeria. La sua "epopea" (aveva
anche una croce di ferro tedesca e credo alcune di bronzo che si era guadagnato
come ufficiale non solo medico ma operativo al fronte) ha un pò condizionato
tutta la mia infanzia (sono del 56).
Ormai non c'è più dal 75 (è deceduto per leucemia da raggi) ed io ho visto
con commozione il tuo sito Qattara,immaginando le sofferenze di quei giovani,
fisiche se feriti, psicologiche se sopravissuti.Qui poveri resti in quelle
desolate distese di sabbia mi hanno fatto per un istante immaginare i lamenti
e le inutili invocazioni dei feriti soli nel buio della notte....
Mi complimento quindi per il sito stupendo che hai creato rendendo così
giustizia ,almeno nella memoria, di tante sofferenze passate , ed onore a tanto
valore , che altrimenti il tempo farebbe,come sempre, dimenticare.
Io sarei lieto di inviarti via e-mail ,alcune foto , anche se purtroppo non
da negativo originale ed un poco rovinate, ma interessanti.Sarei inoltre grato
se mi sapessi indicare le coordinate del forte Esc Scleidima in Cirenaica ove
mio padre è stato più volte (forte conquistato, perso, riconquistato) e di cui
ho delle fotografie.Mi piacerebbe trovarlo su Google.
Salutandoti un cordiale abbraccio.
Pippo ( Giuseppe) Ramorino
Genova
Eccoti
accontentato Pippo!
31°36'37"N 20°30'47"E
bivio
Ghemines Esc Scleidima
Lettera
Caro
Daniele , mi chiamo Aldo e vivo a Grosseto , dove svolgo la libera
professione come medico dentista .
Ho
59 primavere e condividiamo - e coltiviamo - alcune certezze che
attengono alla sfera spirituale piu' profonda che ci anima . Come te
irresistibilmente attratto dal deserto per nobili motivi e per
forte connotazione genetica - mio padre era volontario nel Reggimento
Giovani Fascisti , presente a Bir El Gobi , dove sono andato ad onorarlo nel
febbraio 2005 -ogni anno dedico un ritaglio importante del mio tempo alla
visita e alla celebrazione della storia del Reggimento , cosi' bene
incarnato da quella straordinaria figura di soldato che e' Antonio Cioci ,
anima ed organizzatore del Museo Sacrario della Piccola Caprera . So che ci
sono stati contatti e spero che in un futuro assai prossimo nasca un
cenacolo che raccolga i numerosi estimatori di quella straordinaria
avventura che fu la guerra in Africa Settentrionale e spero che tale
interesse ed amore venga esteso pure all'Africa Orientale Italiana . Avere
accanto testimoni ancora lucidi e combattivi e' un previlegio raro e
appagante : ricordo con commozione e con piacere lo scorso autunno , quando
seduti su di un ruvido barracano , in un altipiano prospiciente l'oasi di
Siwa, mischiati a turisti piu' interessati alle evoluzioni dei fuoristrada
che al magico tramonto cui stavamo per assistere , il granatiere Sergio
Micheli , solitamente taciturno ,
volle
ricordare i suoi commilitoni che non ce l'avevano fatta ; la sua voce ,
dapprima stentorea , ad un certo punto s'incrino' e tradi' un'impellente
commozione che suscito' un rispetto cosi' profondo , che la vasta platea
rimase come ammutolita per vari minuti . Facile ed intuitivo il richiamo ai
grandi poemi omerici....Oggi 12 aprile 2011 , ho ripercorso quell'emozione ,
seduto comodamente nel mio studio . Davanti a me Beppe Fommei ,classe 1921 ,
tenente dell'Ariete , compagno d'armi di tuo padre , al comando di 4 M13 ,
si batte' molto bene a El Alamein , dove un proiettile inglese, penetrato lo
scafo del suo carro , gli uccise tutto l'equipaggio .Sceso dal mezzo ,
porto' sulla terra i suoi caduti , mentre gli Inglesi , accortisi di quanto
stava accadendo , smisero di sparare .Oggi,scorrendo sul tuo encomiabile
sito,ha potuto rivivere il suo passato , sempre nei suoi pensieri ed e'
scoppiato a piangere come un bambino , seguito subito dopo da me , incapace
di reprimere emozioni che sempre mi hanno avvinto . Ci siamo abbracciati e
ci siamo salutati senza dirci nulla . Volevo che tu sapessi questo , voglio
che tu sappia quanto e' meritorio cio' che hai fatto finora .
Da non perdere!
Sabato 2 aprile 2011, alle ore 17.00,
all’interno di un ciclo di conferenze e incontri della Biblioteca Mediateca
Finalese, sotto l’egida del Sindaco e dell’Assessore alla Cultura di Finale
Ligure, si terrà una conferenza nella quale lo storico Roberto Chiarvetto
descriverà l'impegno di ricerca sul Sahara Libico e le vicende ad esso legate,
negli anni Trenta e durante il secondo conflitto mondiale.
La presentazione è supportata da immagini
attuali e d’epoca, frammenti del documentario TV “Lost in Libya” del quale è
co-protagonista e contenuti tratti dalle pubblicazioni che ha finora prodotto.
La statua dimenticata
La statua
del Legionario, realizzata tra il 1939 ed il 1943 presso un laboratorio di
scultura in Versilia dove si trova ancora oggi, fu commissionata da un gruppo di
cittadini liguri e doveva ricordare le Camicie Nere della guerra d’Africa ed i
lavoratori militarizzati; doveva infatti essere posizionata sul molo del porto
di Napoli ad accogliere ed onorare coloro che rientravano dall’Africa dopo aver
combattuto o lavorato per costruire strade ed opere pubbliche nelle nostre
Colonie.
Si prestò da modello un ragazzo del posto , mentre per la perfetta realizzazione
delle armi veniva appositamente un militare da Pisa (in bicicletta…), in
particolare per il moschetto ’91.
La statua, è ricavata da un unico blocco di marmo bianco tipo “P” delle cave
“Tacca Bianca”, nel cuore del Monte Altissimo, (altura famosa già ai tempi di
Michelangelo e più tardi, nel periodo 1944-45, per essere divenuta il caposaldo
della Linea Gotica occupato dagli alpini del Btg. Intra della Divisione
“Monterosa” della RSI).
I particolari della statua sono stati realizzati con un realismo impressionante:
il milite imbraccia il moschetto con l’otturatore aperto, pronto a fare fuoco
per difendere le conquiste del lavoro, rappresentato dal piccone momentaneamente
posato per terra; la fune marinara legata al fungo di ormeggio ricorda il fatto
che ci si recava in Africa via mare, i muscoli sono tesi, mentre tutte le altre
parti dell’equipaggiamento (le buffetterie, la baionetta, il gladio, la cintura
e borraccia) rispondono al vero, dove nulla è stato lasciato al caso.
In pochi ma significanti particolari la statua del legionario doveva quindi
rappresentare lo stato d’animo di una generazione che aveva fondato le sue
speranze nei conflitti armati che avrebbero portato benessere all’Italia; un
benessere sempre pronto però ad essere nuovamente difeso all’occorrenza.
Come ben noto, con l’entrata in guerra dell’Italia nel 1940 e le sfortunate
vicende belliche che giunsero all’armistizio del 1943, bloccarono per sempre la
posa in opera del “Legionario” e la statua, pagata per la metà dell’importo,
rimase di proprietà dei realizzatori, per tramandarsi agli eredi, ed il lungo
cammino che doveva fare dalla pianura versiliese sino al porto di Napoli, si
limitò ad uno spostamento dall’interno del laboratorio al suo cortile esterno
ove ancora oggi si trova.
Lo scultore che ideò questa scultura si chiamava Bargiggia era di Sanremo.
Presso il comune di quella città, nel museo civico sono conservate alcune sue
opere ed il bozzetto riginale.
Lo stabilizzarsi della Linea Gotica in Versilia, vide il laboratorio e la casa
padronale adiacente occupata per breve tempo da un reparto germanico, ma che
nulla distrusse e nulla toccò; fu l’arrivo delle truppe americane della Quinta
Armata che non portarono fortuna alla statua: dapprima una scheggia di granata
americana esplosa nelle vicinanze asportò parte della falda dell’elmo coloniale
e successivamente, un soldato di colore ubriaco appartenente alla 92ª Divisione
“Buffalo” (esattamente come avvenne per il monumento alla Vittoria di Arturo
Dazzi a Forte dei Marmi) sparò una fucilata che scheggiò lievemente la statua
all’altezza del cuore.
A ben pensare, però, a tutto ciò che accade in quei mesi in Italia, possiamo
dire che tutto sommato il “Legionario” sopravvisse miracolosamente: poteva
benissimo finire polverizzato in uno dei molteplici modi escogitati
dall’inventiva dei vincitori. Sopravvisse invece ed oggi, seppur ricoperto dagli
agenti inquinanti, continua a guardare in alto, indomito nonostante tutto, dai
suoi quattro metri di altezza.
articolo tratto da forum.worldwar.it
Primo raduno
partecipanti a Libia 2010
Si è svolto
nei giorni 25 26 27 febbraio 2011 a Bologna, il primo raduno dei
partecipanti a Libia 2010 e Alamein 2010; tutti presenti, mancava Vincenzo,
Daniela e Franceso per improrogabili impegni.
Punto di ritrovo, l'agriturismo Arcadia di
S.Pietro in Casale.
Impeccabile organizzazione ad opera di Massimo
che ha previsto e saputo incastrare i numerosi impegni in agenda.
Il venerdì pomeriggio, visita ad un grossista
di militaria per aggiornare il guardaroba, sabato mattina appuntamento a
Medicina presso un famoso deposito di materiale militare
Visitato il deposito, partenza con destinazione
Monte Sole Marzabotto località tristemente nota per l'eccidio.
Lungo il percorso, sosta lungo l'argine del
torrente Gaiana, ultimo baluardo tedesco.
Ottima guida l'amico Claudio.
Sabato sera, ritrovo presso l'agriturismo dove
in una piacevole cornice abbiamo cenato e ci siamo scambiati opinioni e progetti
per il 2011: l'attuale situazione in Africa Settentrionale non permette di
programmare a breve spedizioni, ma la speranza che tutto si risolva per il
meglio e l'indomabile entusiasmo di tutti ha consentito di buttare giù alcune
mete: Etiopia, AOI, Abissinia e ovviamente la missione "cimiteri e
sepolture dimenticate" nel fronte sud di Alamein , Bir Acheim Bir el Gobi Eluet
el Asem Libia.
Domenica mattina, visita alla imponente quanto
unica collezione di uno dei nostri amici "libici"
Grazie di cuore a Massimo, Claudio, Sandro,
Enrico, Riccardo, Matteo, Diego, Daniele, Andrea e Consorte, Mauro e Compagna.
Prossimo incontro a maggio a Terni presso
l'agriturismo di Daniela e Francesco che non hanno potuto essere dei nostri in
questo primo riuscito incontro.
01.03.2011
Ieri i funerali del Capitano
Par.Artigliere Migliavacca Nino
Sotto riportato un passo tratto dal suo
discorso in occasione del 40° della Battaglia di El Alamein
« Non si può negare il diritto di
considerare la Folgore come qualcosa di unico e irripetibile.
A causa di fattori contingenti per lo più,
anche se è innegabile che, peculiari circostanze a parte, il primo e
fondamentale impegno dei suoi uomini è stato, da sempre e a qualsiasi costo,
quello di mantenere alto e immacolato il prestigio della bandiera. Lo hanno
voluto, fortissimamente, e lo hanno fatto. Ma, non bisogna dimenticarlo, a modo
loro.
Oggi i sopravvissuti ricordano e tacciono. Custodiscono nel cuore l’immagine di
quel pezzetto d’Italia, il loro, che tutti insieme costruirono nel deserto
egiziano: una comunità dove i pezzi grossi erano i primi nell’affrontare rischi
e assumersi responsabilità, dove la solidarietà reciproca non aveva confini.
Perché questo fu per loro la Folgore.
Una piccola meravigliosa Patria per la
quale valeva davvero la pena di vivere e di morire.»
Ricordando Rasoul
"La sera del 29 Gennaio 2011 eravamo
asserragliati dentro la casa di Nasser
ad El Alamein in attesa che le sparatorie di
quelle ultime ore si placassero
o che almeno ci fosse una pausa per poter poi
proseguire attraverso il
deserto fino al Cairo.
Era li con noi tutta la famiglia, figli e nipoti
(solo i maschi ovviamente)
di Abd Al Rasoul e mentre stavamo cercando di
collegare ad una antenna TV
raffazzonata alla meglio un televisore recuperato
da un membro della
famiglia chissa'dove per poterci collegare alla
rete televisiva Al Ghazira e
capire cosa stave accadendo nel resto
dell'Egitto, chiesi a Nasser che cosa
era rimasto con loro di Abd Al Rasoul, oltre al
ricordo ed ai pochi oggetti
personali che aveva lasciato.
Mi mostro'allora, dopo un po di tira e molla, le
onorificenze che Abd Al
Rasoul aveva ricevuto in vita dai nostri due
presidenti della repubblica
Oscar Luigi Scalfaro (1996) e Giorgio Napolitano
(2007)
Si tratta di una Croce di Cavaliere della
Repubblica e di una Medaglia del
Quirinale............due onorificenze di cui Abd
Al Rasoul andava fierissimo
e che solo a pochi ha mostrato quando era in
vita.
Abd Al Rasoul.....un piccolo, grandissimo uomo
del deserto a cui va la
nostra eterna riconoscenza ed un pensiero.....lo
stesso che ci prende quando
ci "sembra" di vederlo ancora li sorridente al
suo posto davanti
all'ingresso del Sacrario Italiano di El Alamein
da dove per 48 anni (1962 -
2010) ha offerto al nostro paese un
incompensabile servizio"
Andrea Mariotti
Da Alamein a Marconi
aggiornato al 29.01.2011
Lodevole
gesto del sito qattara.it
aggiornato al 26.01.2011
Una grande e lodevole iniziativa degli amici
della Libreria Militare di Milano
appoggiamola!