Terzo raduno partecipanti
"missioni d'Africa"
Si è svolto
nelle giornate di venerdi 26 sabato 27 domenica 28 agosto il terzo raduno
"missioni d'Africa" presso la Casa Alpina Chezal (Sestriere) gestita dall'amico
Riccardo Tabasso.
Giornate
ricche di avvenimenti e decisioni, infatti molti dei partecipanti sono membri
effettivi del consiglio direttivo della neocostituita Associazione ARIDO.
Alcune
assenze giustificate da impegni professionali non hanno comunque compromesso la
riuscita dell'incontro.
L'ospite
Riccardo ci ha accolto nella serata di venerdì con una gradevole "cena alpina"
dopodichè il gruppo si è confrontato sui programmi futuri e ha visionato un
filmato sulle ultime missioni in terra d'Africa, donato dalla ARIDO al Museo di
Forte Bramafam di Bardonecchia.
Sabato 27 è
stato dedicato alla visita delle numerose fortificazioni esistenti sulle sommità
delle vette al confine con la francia.
Dopo il
trattato di Parigi del 10.02. 47, con la riattribuzione dei territori italiani
alla Francia, alcune fortificazioni si trovano ora in territorio francese ma non
ci accorge di varcare i confini.
Il primo
manufatto lo troviamo al colle delle finestre.
Il Forte del
Colle delle Finestre venne edificato nel 1891 al riparo della parete rocciosa
che sovrasta il Colle
delle Finestre nel comune di Meana
di Susa come opera di appoggio agli
altri forti della Piazzaforte di Fenestrelle e dell'Assietta. La sua posizione
defilata lo proteggeva completamente alla vista dal lato della Val
Chisone e, nel contempo, permettave ai suoi 2cannoni
da 57 mm Gruson a scomparsa di operare.
Il forte venne utilizzato solo per alcun anni
dalla sua costruzione e, come tutti i forti della zona, venne privato
dell'armamento nel corso della prima guerra mondiale in quanto i cannoni e le
mitragliatrici vennero portate sul fronte orientale italiano. Dopo il primo
conflitto mondiale il forte non venne più riarmato e nel 1928 venne
definitivamente dismesso. Il forte non venne inserito all'interno delle
fortificazioni del Vallo
Alpino Occidentale in quanto troppo distante dai confini del Regno e
non venne quindi nemmeno utilizzato nella seconda guerra mondiale.
Scesi a valle
l'escursione prosegue verso il forte di Fenil
Fu uno dei 4 forti che fungevano da supporto
al Forte
di Exilles in caso di attacco da parte di un esercito che avesse
invaso la Valle della Dora di Cesana o
la Conca di Bardonecchia (assieme
al Fortino
di Serre la Garde ed al Forte
Sapé).
Il forte venne edificato a partire dal 1891 su
un terrazzamento roccioso nei pressi della frazione Fenil di Salbertrand,
agli inizi della
Strada militare Fenil -
Pramand - Föens - Jafferau e constava di un edificio a pianta
quadrata (circa 75 m. ogni lato) e circondato da un fossato su 3 lati e difeso
agli spigoli da altrettante caponiere.
Si accedeva al forte tramite un ponte per matà fisso e per l'altra metà
levatoio.
Attualmente è inserito in
una colonia per ragazzi gestito dalle Suore: ancora in buone condizioni ma
chiuso alla visita.
Proseguiamo in direzione Pramand, e in un
tornante troviamo vestigia del passato
Il forte Pramand fu l'ultimo forte ad essere
stato costruito nella conca di Bardonecchia(entrò
in funzione nel 1905)
e, grazie a ciò, aveva in dotazione alcuni accorgimenti innovativi migliori
rispetto agli atri forti della zona di più vecchia costruzione (Forte
Bramafam e Forte
Föens). Inoltre era reggiungibile coi mezzi motorizzati tramite
la Strada
militare Fenil - Pramand - Föens - Jafferau che lo collegava al
fondovalle ed agli alti forti della conca.
A differenza dei forti della zona, durante la Prima
Guerra Mondiale i cannoni del Pramand non vennero asportati per
essere utilizzati sul Fronte Orientale ma rimasero pronti per un eventuale
utilizzo. Il forte era dotato di 4 cannoni
149/35 A. non Montagna e montati a pozzo nei 4 buchi appositamente
siti sul tetto della costruzione. I cannoni erano protetti da una cupola di
acciaio spessa oltre 15 cm. che poggiava su sfere che le permettevano una
rotazione di 360° per battere la Valle della Dora di Cesana e la conca di Bardonecchia.
La polveriera del forte, posta in posizione
arretrata e pi protetta rispetto al forte, era collegata allo stesso tramite un
corridoio sotterraneo di circa 150 m. di lunghezza lungo il quale vi era una
rotaia per il trasporto rapido dei proiettili. La polveriera, posta sotto i
locali di spolettamento e caricamento dei proiettili al fondo della galleria,
constava di 3 locali interrati in cui vi era il magazzino per la
balistite e la polvere
nera per la fabbricazione dei proiettili
proiettili.
Partiamo alla volta di Forte Foens
Forte Foens fu eretto nel 1897-98 su un
costone roccioso che scende dalla linea di cresta sommitale, a monte della
borgata Foens da cui prese il nome, in posizione alquanto arretrata, in modo da
dominare il settore centrale della valle del torrente Bardonecchia, e,
dirimpetto, i pericolosi passaggi dalla Grand Hoche al Colle della Mulattiera.
Superato il muro di difensiva anteriore, in parte diruto, si entra nell'ameno
piazzale della batteria, occupato quasi interamente da un solido edificio
rettangolare con volta alla prova, dove si trovavano gli alloggiamenti ed i
magazzini. Con una rampa erbosa a fianco dell'ingresso si può salire sulla
copertura della costruzione, dove troviamo le piazzole dei 4 cannoni da 15 ARC/Ret
su affusto da posizione e puntati verso ovest, sulla conca di Bardonecchia.
nel pomeriggio raggiungiamo le casermette della
guardia alla frontiera attualmente in territorio francese
Cena al rifugio francese
L'indomani, domenica, visita al
forte Bramafam.
Struttura sapientemente restaurata
dai volontari sotto la attenta supervisione del Presidente Pier Giorgio Corino.
Al suo interno è custodito quello
che senza tema di smentite è uno dei migliori impianti museali italiani
La fortificazione venne costruita
tra il 1874 e
il 1889 ed
è una delle più grandi opere fortificate della fine del XIX
secolo delle Alpi
Cozie. È stato costruito per difendere la linea
ferroviaria Torino-Modane ed il traforo
ferroviario del Frejus, inaugurati in quegli anni. Il Forte, che
all'apice della funzionalità contava più di 200 unità, controllava il paese di
Bardonecchia e le valli
della Rho e del
Frèjus e teneva sotto tiro l'imbocco italiano del traforo ferroviario
da probabili attacchi francesi.
Disarmato parzialmente nel corso
della Prima
guerra mondiale, il forte fu adibito a campo di prigionia per gli
austriaci che lavoravano in zona alla manutenzione delle strade militari e della
Galleria del Fréjus. Negli anni Trenta l'opera venne integrata con la
costruzione di due moderni centri di resistenza in caverna del Vallo Alpino ed
armata, oltre che dalle 2 torri
120/21, anche da una sezione dicannoni
da 149/35. Nonostante fosse superata per concezioni tecniche, fu
costantemente presidiato ed armato. Il 21 giugno 1940, nel corso dell'offensiva
italiana contro la Francia,
il forte fu bersagliato dai tiri dell'artiglieria nemica e dalle bombe lasciate
cadere da sette aerei francesi: i danni si limitarono però soltanto ad alcune
strutture esterne.
Nel
settembre del 1943 venne occupato da un piccolo presidio tedesco che, per timore
di colpi di mano dei partigiani, minò accuratamente tutta l'area circostante. Fu
abbandonato dagli ultimi Tedeschi in ritirata solo la mattina del 27 aprile
1945. Cessate le ostilità, in ottemperanza alle clausole del Trattato di Pace,
l'opera venne dismessa dall'Esercito e abbandonata al proprio destino (art. 47
del Trattato
di Pace)
.
la sezione
africana:
Un grazie di cuore a Riccardo per
la calda ospitalità e per aver fatto da guida competente al gruppo.
alla prossima!
INTEGRAZIONE
Egregio dott. Moretto,
nel ringraziarLa per le parole di elogio, riportate nel Suo sito, del lavoro
da noi svolto al Forte Bramafam mi permetto di aggiungere qualche piccola
annotazione a quanto l'amico e collega Riccardo Vi ha illustrato durante
la Vostra visita alle valli di Susa e del Chisone.
Per primo se osserva la fotografia di gruppo al Colle delle Finestre può
notare lungo il costone della montagna retrostante una linea zigzagante.
Si tratta dei resti del grande impianto di trinceramenti settecenteschi che
dal Colle delle Finestre salivano al monte Pintas ed al Colle delle Fattiere,
e che proseguivano ad intervalli lungo la dorsale fino a congiungersi con
i più famosi Trinceramenti dell?Assietta. Tutto questo sistema fu demolito
con il trattato di pace imposto da Napoleone nel 1796. Inoltre il Colle delle
Finestre per secoli fu sul confine tra il Ducato di Savoia ed il Regno di
Francia, che occupava le alte valli della Dora e del Chisone, passate
definitivamente
ai Savoia con il trattato di Utrecht del 1713, ed era fortificato dai francesi
stessi, mentre noi ci attestavamo più in basso verso Susa , al Colletto (m
1455).
Le varie opere poi da Voi successivamente visitate, in particolare Fenil,
Pramand, Foens, sono impropriamente, anche in specifiche pubblicazioni, definite
'Forti'.
In realtà per la loro tipologia sono delle 'Batterie'; in particolare Fenil
è un caso forse unico di Batteria corazzata di tipo costiero (così concepita
dalla Gruson) adattata ad ambiente montano con caratteristiche simili al
marittimo, ossia settore di tiro limitato alle sole 'rotte di avvicinamento'.
RingraziandoLa ancora porgo distinti saluti.
Giorgio Ponzio
Vicepresidente ASSAM-Museo Forte Bramafam