DOCUMENTI E TESTIMONIANZE
n queste pagine sono raccolti e si raccoglieranno documenti e testimonianze, sia di attualità che storici, relativi alle battaglie che si combatterono a nord di Qattara; sia di memorie, con i racconti degli uomini che vi parteciparono; sia polemici, con ricerca e analisi di come vennero presentati i fatti; sia di carattere documentale, con bibliografie e quant'altro si ritiene possa essere di interesse per il lettore. Queste pagine verranno aggiornate e aumentate man mano che ve ne sarà l'occasione e il tempo, e naturalmente la collaborazione alla loro compilazione è aperta a tutti i lettori.
relazione del
Ten. GIOVANNI MERLA 24° btg Genio
Occorre raffigurarsi il terreno, che pur nella sua scarna
piattezza ha un rilievo significativo.
Un lungo gradino che guarda a nord, alto Da 10 a 20 metri,
corre 40 km all’interno della costa, e più o meno corre parallelamente a questa.
Risalito il gradino verso sud, si trova una vasta piana di
terreno calcareo duro, con lievi depressioni sabbiose, in complesso percorribile
abbastanza agevolmente dalle forze motocorazzate.
Ancora a sud, vi è un orlo di alture piatte o aguzze, che
mostrano le stratificazioni orizzontali: el taqa, gebel kalakh , qaret el khadim,
naqb rala, qaret el himeimat, khor el bayat.
Oltre le alture si scende nella invalicabile depressione di
qattara.
Ottanta km a ovest, quel gradino descrive un ampio arco
verso nord, finchè raggiunge la costa a ras el kanays, verso fuka.
A nord il gradino, che segnava la vecchia costa del mare
durante il quaternario, il terreno è più friabile e soprattutto è corroso da
conche a fondo piatto, o deir, estese per km, chiuse o irregolarmente
confluenti, a fianchi spesso ripidi, e profonde da qualche metro a una ventina.
In questa striscia intermedia il movimento dei mezzi
corazzati è bensì possibile ma molto meno agevole,specialmente di notte: il
suolo è poco resistente, e i ciglioni delimitanti i deir o conche sono talora
pericolosi o instabili.
A nord della striscia intermedia, fino al mare, la natura e
conformazione del suolo cambia ancora: sono vecchi cordoni e dune litorali
consolidate, ben riconoscibili pur nella loro modestissima elevazione rispetto
il terreno circostante.
Cordoni e vecchie dune svelano la prossimità del Nilo, il
grande apportatore di detriti.
Alcuni di questi cordoni portano nomi famosi: ruweisat,
miteiriya.
In questa striscia costiera il movimento dei mezzi
corazzati è di nuovo agevole, anche se cingoli e ruote vi scavano il suolo,
macinando una spessa coltre polverosa.
La suddivisione del terreno di Alamein in tre striscie
parallele alla costa ha regolato le vicende dei 4 mesi di battaglie.
Essa è abbastanza fedelmente indicata nella forma del
nostro fronte minato, come si era consolidato alla vigilia dell’offensiva
britannica.
A sud vi è un tratto avanzato verso oriente , che sbarra la
striscia percorribile, o striscia di “facilitazione”, meridionale, fra deir el
munassib e qaret el himeimat.
A nord, un tratto arretrato verso occidente sbarra la
striscia di “facilitazione” settentrionale, fra la cresta di mitereiya, tell el
eissa e marsa el hamra.
Questo arretramento a nord è la conseguenza dei
contrattacchi britannici di luglio.
L’avanzamento a sud è la conseguenza della nostra offensiva
del 30.08 su alam el halfa.Bisogna ricordare tutta questa configurazione del
terreno, se si vuole comprendere la battaglia.
La nostra offensiva della luna d’agosto partì lungo la
striscia alta meridionale a sud del gradino.
L’offensiva britannica del 23.10 battè alle medesime porte,
con un duplice e contemporaneo attacco lungo le striscie di facilitazione
meridionale e settentrionale.
L’attacco era secondario, l’attacco a nord principale..
Su questo non vi è dubbio, ma a noi italiani non piace
sentirlo ripetere troppo: il passo è breve fra un attacco secondario e un
attacco diversivo, inteso più che altro ad ingannare l’avversario, richiamandone
o trattenendone le forze fuori dall’area del cercato sfondamento.
Era secondario l’attacco a sud?
Certamente, sol che si guardi alla ripartizione delle forze
attaccanti.
Ma era anche diversivo?
C’è da dubitarne.
………………………
Il gradino della vecchia costa marina che limita a nord la
striscia di facilitazione meridionale non può essere valicato dappertutto da
colonne motorizzate in battaglia, ed è perciò un ostacolo serio.
Vi sono due passaggi.
Il passaggio orientale è lungo la pista rossa , presso il
fortino di qaret el abd e Q101.
In questa zona anche la pista dell’ariete, piegando a sud
est, sale il gradino e si congiunge alla pista rossa. (così chiamata dai
segni distintivi “steinpiste”per i tedeschi. Era la pista IN MOLTI TRATTI
MASSICCIATA che collegava i capisaldi in via di apprestamento o apprestati dagli
inglesi nel 1941 : Alamein, deir el shein, qaret el abd, el taqa.)
L’altro passaggio, una ventina di km a ovest, è sfruttato
da una pista che viene dalla base di rifornimento di el dabah ed è indicato
nelle carte inglesi come pass for cars: diverso e molto lontano dall’omonimo
passo del carro (per i ns soldati) all’estremità sud della pista rossa, che
consentiva a mezzi leggeri di scendere nella depressione.
Al piede del gradino corre verso oriente una pista che si
dirama da quella di el dabah: è la tonnenpiste dei tedeschi, ha grandissima
importanza, perché vi passano i rifornimenti del fronte meridionale.
Presso il pass for cars del gradino dunque, dalla metà di
settembre,il comando del XX corpo: forse per potersi spostare quando verrà il
momento lungo la pista el dabah el karita qaret el abd, o fors’anche per
presidiare il valico occidentale del gradino.
Così almeno si diceva quando fu raggiunta la nuova
posizione dopo l’offensiva di alam halfa, tanto più che il 24° btg cominciò a
stendere reticolati.
Un paio di km a nord, nella conca di deir el marakiz,
abbellita da un laghetto meteorico del 27.09, viene a installarsi il 10.10 un
consimile comando tedesco, il comando DAK.
La posizione del XX corpo occupa u vasto spazio infossato,
press’a poco circolare con un diametro di 5 km, all’estremità ovest della
depressione di deir el harra.
Siamo al limite fra la striscia di facilitazione
meridionale e la striscia centrale.
Il ciglio di deir el harra si inarca da nord, dove ne
scende la pista di el dabah, a sud, dove si appoggia al più alto e frastagliato
gradino calcareo della vecchia costa.
In questo tratto del gradino sono l’insenatura di water
hole e il pass for cars.
Le truppe guardano il perimetro.
A est sono la 2° cp bersaglieri motorizzata, e la 8° sez
antiaerea da 20mm.
Il 3° gruppo corazzato dei lancieri di novara, rimasto con
14 carri L6 custodisce il passo.
A ovest c’è il 24° btg genio su 3 cp: la 119°marconisti la
60°e la 90° artieri; è il reparto del quartier generale
Ma il 24° btg al 23.10 era già stato suddiviso secondo le
necessità.
Dieci gg prima, le due cp artieri,sono state distaccate al
X corpo, sul tratto meridionale del fronte, per rafforzare i campi minati.
Rimane e water hole la 119° e un plot artieri.