Qattara
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chi sono

Tutto cominciò con un racconto...
Ero ragazzino, e mio padre mi raccontava di imprese al limite del verosimile compiute quando, giovane carrista dell'Ariete, solcava la Cirenaica e la Marmarica a bordo del suo M13/40. Parlava di deserto, di sete, di battaglie ed io lo ascoltavo preso come dalla lettura di un libro di Salgari. Erano gli anni sessanta e settanta e non sempre piaceva raccontare di guerre perse, di amor di patria, ma nel mio intimo cresceva il desiderio di solcare quei luoghi anche per capire meglio chi era stato mio padre. Per caso mi capitò l'occasione di andare ad El Alamein, una settimana, ma da allora la mia vita è cambiata. Come ammaliato da una forza interiore ho sentito il bisogno di approfondire quanto più potevo lo studio del territorio non solo dal punto di vista storico ma anche geologico, naturalistico e umano. Ogni quattro mesi, impegni permettendo, scendo in quelle zone, perlustrandole, osservando campioni, reperti, ascoltando storie locali, al punto di avere raccolto una discreta mole di dati di quel territorio che si estende dalla costa mediterranea fino alla famosa depressione di El Qattara e anche oltre, infatti ultimamente i percorsi mi portano ad esplorare il deserto egiziano (noto come libico) nella sua completezza. Chi decide per una escursione nella piana della battaglia deve provvedere per tempo alla richiesta di permesso presso le autorità di polizia ed eventualmente contattare la nostra Ambasciata presso Il Cairo ove personale disponibile e qualificato saprà rispondere e trovare soluzioni alle nostre esigenze. Sul posto è facile trovare guide beduine disposte ad accompagnare ma è a vostro rischio, infatti se fermati dalla Autorità sono dolori! Per di più, essendo zona nuova per il turismo, le auto o le Jeep da noleggio non sono provviste di targa turistica e quindi è vietato il trasporto dei medesimi. Posti di blocco sulla litoranea e pattuglie all'interno sono frequenti e la zona è considerata ancora militare. Conviene quindi pianificare per tempo il tutto e ci si metterà al riparo da brutte sorprese.

 

Daniele Moretto è nato a Bologna nel 1956, e lì vive e lavora.
Ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia con specialità in anestesia e rianimazione. 

E' figlio di un caporale carrista della divisione Ariete che ha vissuto tutta la vicenda bellica africana fino al 4 novembre 1942, allorquando ad El Alamein venne catturato dalle truppe inglesi.
Appassionato e studioso di storia romana e militare, da alcuni anni si interessa in modo particolare delle vicende della guerra d'Africa, raccogliendo testimonianze, bibliografia ed organizzando periodicamente spedizioni nei luoghi teatro degli scontri e nel deserto libico.