Da notare la composizione del convoglio che portò le nostre truppe in Africa, poco tempo dopo tutti i piroscafi finirono in fondo al mare, il Galilea è quello che fu affondato il 23.3.1942 mentre trasportava il Battaglione "Gemona", gli alpini erano bardati di tutto punto e morirono in gran numero. L'Esperia fu affondato nell'agosto del 1941, e gli altri seguirono la stessa sorte. Per tornare al reggimento i diari sono 3, questo è interessante perchè racconta la prima fase dell'impiego in A.S. il reggimento doveva bloccare con i suoi cannoni il nemico a Sirte, poi la situazione precipitò e fu spostato su altre direttrici. Nel contempo gli automezzi facevano la spola con il fronte per caricare quante più truppe possibili per sottrarle alla cattura. La Caporetto del deserto come fu definita in certi ambienti è più comunemente conosciuta come "Operazione Compass", iniziò l'otto dicembre 1940 e terminò il 9 febbraio 1941. Trentaseimila inglesi ebbero ragione di 150.000 italiani, i nostri armamenti erano superiori di numero, gli inglesi avevano dalla loro la mobilità dellae truppe. Le perdite alla fine furono ingentissime da parte degli italiani, 100.000 prigionieri, più di 5500 morti contro i 500 inglesi, 400 mezzi blindati distrutti su 600, 1300 pezzi d'artiglieri su 1600 catturati o distrutti, 208 aerei su 331 perduti. In questa situazione il 2° Artiglieria Celere di stanza a Ferrara fu messo sull'avviso di partenza il giorno di Natale del 1940, solo il 12 gennaio il convoglio con le prime truppe salperà per l'Africa, il 24 febbraio l'ordine di abbandonare l'accantonamento ad una decina di chilometri da Tripoli per il fronte, fra ordini e contrordini passa altro tempo ed ormai la situazione è compromessa. Il diario termina il 31 gennaio 1941, da li a 9 giorni terminerà l'operazione Compass.
periodo 25.12.1940-31.1.1941
Nel secondo diario vengono riportati gli avvenimenti del bimestre seguente, poi la documentazione ufficiale si interrompe, ho comunque trovato un diario redatto da un ufficiale del 2° Articelere che documenta il periodo settembre-17 gennaio 1942, fino all'annientamento del Reggimento avvenuto a Passo Halfaya. In quest'ultimo si da notizia della morte di Raffaello Balestri, zio del nostro comune amico Tinarelli.
tratta del campo di Yol dove vennero rinchiusi i nostri ufficiali catturati in Africa Settentrionale. Fra questi c'è da
ricordare la Medaglia d'Oro al V.M. concessa ad un Capitano, Viale Pio, ucciso dagli inglesi in quanto si rifiutò di
interrompere l'esecuzione dell'Inno a Roma da parte di un gruppo di ufficiali che intendeva celebrare il "Natale di Roma".
La motivazione della medaglia è questa:
VIALE PIO Capitano cpl. artiglieria alpina, XLII gruppo G. a. F.
Data del conferimento: 1950
motivazione:
Durante la prigionia trasfondeva nei compagni cui la sorte io aveva accomunato, la sua fierezza di combattente sostanziata da ardente amore per la Patria esausta in conseguenza di avversi avvenimenti bellici. All'ordine perentorio dell'autorità detentrice di scioglimento di una riunione di ufficiali, che nella ricorrenza di una festa nazionale si erano fraternamente raccolti per ricordare la Patria lontana con nostalgiche canzoni di guerra e inni patriottici, si opponeva con dignitosa fermezza e anziché piegarsi all'imposizione preferiva affrontare da forte la prevista immancabile reazione a fuoco che ne stroncava la fiorente giovinezza. — Yol (India), 21 aprile 1942.
Vale la pena di notare che la concessione della massima onoreficenza porta la data del 1950 per cui niente connessioni con il fascismo od altro.
Fu un coraggioso riconoscimento al valore ed alla coerenza di un nostro ufficiale. Oggi i resti di Viale Pio di San Remo riposano nel Sacrario Militare di Bombay.
VIALE PIO
15/3/1895 SAN REMO
Data di Decesso: 21/4/1942
Luogo Sepoltura: BOMBAY - 'SEWREE' SACRARIO MILITARE