Alla fine degli anni '50, dopo la sua più che decennale permanenza ad El Alamein in cui si dedicò alla definitiva sistemazione del Sacrario di Quota 33, Paolo Caccia Dominioni rientrò in Italia dove finalmente mise su famiglia.
Per le vacanze scelse la Puglia dove acquisto una casa dal suo amico, Giuseppe Izzo (già comandante del V Battaglione Folgore ad El Alamein e MOVM). Incominciò a frequentare un altro salentino doc, anche lui MOVM della Folgore, Nino Starace.
Questi aveva un cruccio: nella sua dolorosa esperienza in Africa aveva visto tanti, tantissimi suoi commilitoni compiere gesta incredibili, soffrire, morire e spesso rimanere insepolti, mentre lui era sopravvissuto ed era tornato in Italia vivo, tanto che aveva potuto tornare alla vita "normale" e farsi una famiglia. Al suo ritorno in Italia aveva promesso a se stesso che i suoi "fratelli d'arme" non potevano essere dimenticati.
Nelle chiacchierate estive sul terrazzo di casa a Castro, godendosi la brezza serale, prese forma il progetto di costruire una Cappella a ricordo dei caduti della Folgore. Paolo Caccia Dominioni ci mise il suo contributo professionale e Nino Starace mise a disposizione un terreno di sua proprietà e si impegnò a reperire le risorse.
Nella primavera del 1968 il progetto divenne una realtà compiuta.
Nel 1970 la Cappella venne inaugurata dall'allora Presidente Nazionale dell'ANPd'I Gen. Enrico Frattini appunto Comandante della Folgore ad El Alamein.
Paolo Caccia Dominioni volle dare alla Cappella significati molto precisi che la collegassero alla Folgore ed ai Paracadutisti.
Essa si trova già su un promontorio che si protende a scirocco e la costruzione è stata orientata a 135°, ossia esattamente in direzione di El Alamein, così come lo sguardo della statua del Paracadutista e la bocca del cannone da 37/42.
L'architettura si rifà al Sacrario: le arcate della Cappella richiamano direttamente a quelle del portico d'ingresso al cortile d'onore di Quota 33 sia per forma che per aspetto del materiale.
La statua del Paracadutista appoggiata al cannone da 37/42 è stata voluta in due esemplari. L'altro, a dimostrazione dello stretto collegamento anche con il presente, è alla Caserma Vannucci sotto l'Ala in piazza d'armi (anche questo monumento è opera di Paolo Caccia Dominioni).
Immersa in un ambiente naturale meraviglioso la Cappella è stata donata all'ANPd'I che ne cura la manutenzione ed a provveduto anche ad importanti lavori di restauro. L'altare della Cappella è consacrato ed utilizzabile quindi per cerimonie religiose: la Cappella Folgore assume quindi un riverente memento per i Nostri Paracadutisti Caduti in Guerra ed in Pace.
testo tratto da assopar.it