I 35
chilometri di fronte che si estendono dal mare alla depressione di Qattara sono
per lo più sterili, deserto roccioso, con, nella parte centrale, due costoni
rocciosi quasi paralleli, Ruweisat e Alam el Halfa. Nella metà sud della linea
il deserto è più irregolare con alcune depressioni poco profonde, compresi Deir
el Munassib e la zona di Deir el Ragil. A nord, dune di sabbia basse e di
sabbia soffice, impraticabili dopo la pioggia, si estendono tra la strada
litoranea il mare e la ferrovia che corre vicino e sud della strada. La strada
costiera principale è l'unica strada fino in Libia.
Viaggiare in macchina fuoripista durante l'evacuazione, è difficile e arduo, e
provoca grande sforzo e dolore per il soldato ferito gravemente. Aree di soffice sabbia devono spesso essere
evitate.
Tracciati sono stati costruiti dall'esercito con l'aiuto di bulldozer, e questi
hanno contribuito sia a rendere più agevole il traffico automobilistico che ad
alleviare le sorrefenze per i trasportati. Questi tracciati sono stati chiamati
in modo pittoresco , come pista del Sole,del la Luna, del Cappello, del Barile,
e tutte parallele alla strada costiera. A intervalli ci sono strade
perpendicolari che facilitano la comunicazione e l'accesso alla strada
costiera, e sono chiamate Springbok, Sidney, Bombay.
L'evacuazione di feriti in tutta comodità è comunque possibile solo dalla
strada litoranea e della ferrovia, anche se c'è una vecchia strada lungo la
ferrovia che, pur non in ottime condizioni, è disponibile ed è utilizzata in
una certa misura.
LA
ALAMEIN LINE
Il 28 giugno la 6° Brigata neozelandese occupò il Kaponga box
(noto anche come il Box Qattara o Fortezza A) a Bab el Qattara; con il 24 °
Battaglione sul versante settentrionale, il 25 ° Battaglione sul lato
occidentale e il 26 ° Battaglione sul fronte meridionale. Con un fronte di 2300
metri e una profondità di 2000 metri.
Situato a 18 miglia a sud-ovest di Alamein, il Box Kaponga era stato in parte
preparato nel settembre 1941 dalla 5° Brigata ed era stato progettato per
contenere quattro battaglioni. Il Box consisteva principalmente in un’area
fortificata sotterranea con dune basse e attraversata da numerosi wadi e
depressioni minori, che poteva offrire un moderato grado di copertura e qualche
punto di osservazione in una zona altrimenti più o meno piatta.
Le difese erano in buono stato di preparazione, ma in questa fase la brigata non
aveva alcun mezzo di trasporto, niente cannoni da campo, e niente mine in
quanto vennero lasciati con il resto della divisione. La fortezza possedeva
circa dieci tonnellate di acqua contenute in serbatoi, ma non aveva riserve di
cibo o di munizioni.
La sera del 28.06.42 la maggior parte della divisione era arrivata nella zona
con il maggiore Inglis al comando. Il completamento delle difese era ormai una
questione di grande urgenza ed il lavoro venne portato avanti in tutta
velocità: l'arrivo del nemico era previsto sulla posizione di Alamein entro 36
ore.
Vennero allestiti numerosi campi minati (gap) e
le riserve di munizioni, benzina, olio e cibo erano finalmente arrivate,
sufficienti per il rifornimento di una divisione corazzata.
L'acqua era razionata a tre litri per persona
al giorno (a tutti gli effetti) e una riserva di circa due litri/uomo era
stivata nella zona occupata dalla sezione di fanteria .
Durante la notte vi fu un pesante bombardamento vicino all’area del kaponga box
e non tutti gli oparai civili, che erano stati impiegati in numero
considerevole, rimase sul posto per il giorno successivo.
Nella zona costiera a nord, la divisone sudafricana richiamata da Sollum,
teneva il Box Alamein compreso fra la strada e la ferrovia a est della stazione
di Alamein. Sul fianco meridionale, a 15 miglia a sud-ovest del 25 °
Battaglione, e vicino al bordo della depressione di Qattara, c’era la Fortezza B
a Naqb Abu Dweis, che doveva essere difesa dalla 5° divisione indiana,
costituita da circa una brigata.
La depressione di Qattara, praticamente un ostacolo invalicabile ai veicoli, si
trovava a sud, a 35 miglia dal mare, e di conseguenza la linea Alamein non
poteva essere aggirata.
L’area compresa tra i sudafricani a Alamein e i Neozelandesi alla Fortezza A
era in origine sotto la giurisdizione della 1 ° Divisione Corazzata, con 50
Divisioni di sostegno, ma siccome entrambe queste divisioni avevano sofferto
molto nel ritiro dalla Cirenaica, venne inviata la18° Brigata di Fanteria
indiana, di recente arrivata dall'Iraq a tenere Deir el Shein, una depressione
otto miglia a nord-est della Fortezza A.
Entro il 30 giugno la fortezza fu più o meno messa in sicurezza ; il 6° Field
Regiment e la 33° Anti-Tank erano in posizione, e la 18° e 9° brigata di
fanteria indiana, rispettivamente, avevano occupato le difese a Deir el Shein a
nord e Fortezza B a sud- ovest, ma erano a corto di rifornimenti. La Sesta
Brigata era stata in grado di dare qualche aiuto, fornendo 5.000 mine per la 18°
e acqua e munizioni per la 9° .
Le colonne del nemico in avvicinamento erano costantemente tenute sotto attacco
dal cielo. Un rapporto sulla situazione ricevuto nel pomeriggio descrisse che
alle ore 10, migliaia di veicoli erano in movimento verso est e furono
bombardati versosud-est di El Daba e che le nostre forze corazzate erano in
contatto con il nemico in quella zona, circa 14 miglia a sud-ovest del
battaglione. Nel tardo pomeriggio gli osservatori videro quaranta veicoli in
movimento verso est.
La Ventunesima Panzer Division era stata
affrontata, ma non erano disponibili i dettagli del conflitto.
L'attacco principale era previsto per la notte.
Per completare il perimetro della fortezza il Battaglione Maori riunito alla 6°
Brigata occupò la parte orientale, mentre il resto della divisione rimase a
Deir el Munassib, nove miglia a est, a fornire un sostegno alle colonne mobili
che operavano nella zona a circa sei miglia dalla fortezza. Altre unità
vennero accorpate sotto il comando della 6° brigata : oltre al reggimento di
fanteria e una compagnia mitraglieri, un distaccamento del 64° Medium Regiment,
una compagnia pionieri, e la 43° batteria antiaerea diurna.
La difesa anti-carro era stata di molto
migliorata: la 33° batteria Anti-Tank, era equipaggiata con un cannone molto più
potente: il sei libbre, al posto del due libbre ceduto al 30 ° Battaglione per
cui quest’ultimo ricevette otto cannoni da due libbre.
Molti aerei britannici passarono durante il giorno, ma nessun nemico si vide.
Faceva molto caldo e si scatenò una tempesta di
sabbia.
Piccole colonne non identificate, osservate
durante la mattina del 1 ° luglio in movimento da ovest passarono a sud del
battaglione e furono successivamente identificate come parte di una brigata
indiana motorizzata.
Alle dieci di quella mattina, al briefing di
battaglione, venne comunicato che la posizione sarebbe stato libera da attacchi
presumibilmente per almeno 24 ore.
Le compagnie vennero incaricate di stabilire
punti di ascolto/osservazione e di sparare due razzi bianchi come segnale per
l'artiglieria se il nemico si fosse avvicinato, le pattuglie di ricognizione
dovevano esaminare le linee telefoniche interrate alla luce del giorno per
identificare segni di interferenza nemica.
Durante le ore della notte un terzo del
battaglione doveva rimanere equipaggiato in preallerta.
Nel primo pomeriggio una forza nemica composta da carri armati e fanteria
motorizzata attaccò la brigata di fanteria indiana a Deir el Shein durante una
tempesta di sabbia.
Secondo quanto riferito in precedenza le forze
nemiche principali erano state concentrate verso la metà settentrionale della
linea Alamein su un fronte di 13 miglia, fino ad un punto a circa cinque miglia
a nord di el Alamein
Due aerei nemici (Me109) mitragliarono il battaglione durante il pomeriggio e
hanno ingaggiato l’artiglieria contraerea Bofors ma senza causare vittime.
La notte passò senza incidenti. Molto presto si apprese che la 18° brigata di
fanteria indiana di Deir el Shein era stata distrutta dalle forze nemiche il
pomeriggio precedente e che un ritiro potrebbe essere necessario.
La brigata indiana della Fortezza B a Naqb Abu
Dweis sul versante sud si era ritirata in modo che la Fortezza A divenne un
saliente esposto e molto pericoloso.
Si decise, quindi, che la fortezza non si poteva
più tenere e che la divisione si sarebbe divisa in gruppi di combattimento la
cui mobilità sarebbe stata utile per altre situazioni.
A fine mese, inizierà al seconda battaglia di el
Alamein.
fonte: the official history of New Zeland in the
IIWW 1939-1945