Il conflitto tra
le forze italiane e quelle inglesi prima, e tra quelle
italo-tedesche e quelle inglesi poi, si svolge in Africa
Settentrionale in una serie di attacchi e contrattacchi che nei tre
anni di guerra capovolgono ripetutamente il fronte.
Le ostilità
vengono aperte dagli italiani con una offensiva verso Sidi
el-Barrani che inizia il 13 settembre e si esaurisce pochi giorni
dopo il 25 con la presa di quella cittadina situata in territorio
egiziano.
La controffensiva
inglese giunge inaspettata il 9 dicembre e travolge il Corpo di
Spedizione Italiano in Egitto: viene sferrata da due Divisioni
inglesi, ben armate ed equipaggiate, che hanno ragione di sette
Divisioni italiane oltre il raggruppamento Maletti e varie truppe di
Armata e di Corpo d'Armata.
Agli italiani
costa tutta la Cirenaica e la perdita della 10^ Armata, del XXI e
XXIII Corpo d'Armata, del gruppo Divisioni Libiche, equivalente a un
Corpo d'Armata, e, come abbiamo già accennato, a sette Divisioni e
truppe varie.
Nell'aprile del
1941 ci riprovano gli italo-tedeschi con una offensiva che ha come
scopo principale la riconquista della Cirenaica.
Infatti gli
italo-tedeschi raggiungono la frontiera egiziana nel maggio del '41,
penetrano nel territorio egiziano e presidiano la piazza di Sollum.
Dopo tale traguardo il fronte si stabilizza per qualche tempo con le
opposte forze che hanno frequenti scaramucce nella zona di confine,
finché gli inglesi non prendono nuovamente l'iniziativa e sferrano
un contrattacco, il 18 novembre, che li rende nuovamente padroni
della situazione in Cirenaica.
La seconda
offensiva italo-tedesca, nell'aprile del '42, ha un successo
superiore alle previsioni grazie all’impiego di una armata corazzata
italo-tedesca forte di nove Divisioni, di cui cinque corazzate e due
motorizzate, e ad un'abile condotta delle operazioni da parte del
maresciallo Erwin Rommel.
I piani operativi
del Comando Supremo Italiano erano di raggiungere il fronte di
Sollum-Halfaya-Sidi Omar e sistemarvi a difesa le proprie forze: in
sostanza fermarsi al confine egiziano.
Ma i rapidi
successi ottenuti convincono Rommel di poter raggiungere facilmente
Alessandria d'Egitto: il maresciallo, che nel giugno viene nominato
feldmaresciallo, fa appello a Hitler perché gli consenta di
continuare l'avanzata “con o senza gli italiani”. L'intervento di
Hitler presso Mussolini è decisivo: prosegue quindi l'inseguimento
delle forze inglesi sino al forzamento della piazza di Marsa Matruh,
che cade il 29 giugno '42, e al definitivo aggancio delle forze
inglesi che si attestano poco oltre El-Alamein.
Dal 2 luglio al 3
novembre in questo settore avvengono continue battaglie di
logoramento che espongono sempre più gli italo-tedeschi sugli oltre
2.000 chilometri dalle loro basi, con i rifornimenti che giungono
sempre più raramente poiché il controllo del Mediterraneo è ormai
definitivamente inglese e con perdite del naviglio sempre più
preoccupanti per gli italiani.
In questa
condizione di inferiorità generale per quanto riguarda rinforzi,
viveri e soprattutto benzina per i carri armati, ha inizio il 4
novembre l'ennesima offensiva britannica.
Anche questa volta
la sconfitta è grave. Sette Divisioni italiane vengono perdute
totalmente; altre due divisioni subiscono notevoli perdite, tra cui
la Folgore ridotta a 300 uomini soltanto. La maggior parte delle
perdite è dovuta a una crisi dei mezzi di trasporto che non permette
un rapido sganciamento delle forze in ritirata.
Questa volta la
perdita della Cirenaica e di tutto il territorio dell'Africa
Settentrionale è definitiva. Le forze dell'Asse, dopo un'ulteriore
resistenza sul territorio tunisino, vengono definitivamente battute
in terra d'Africa il mattino del 13 maggio 1943.
Della posta
militare italiana in Africa Settentrionale vi è un'ampia ed
esauriente documentazione, mentre per la posta militare in
territorio egiziano esiste solo lo studio di Alberto Diena, apparso
nel 1963-64, che tratta l'argomento marginalmente.
Tale lacuna è
dovuta principalmente a due motivi. Primo: la continuità
territoriale tra la Cirenaica e l'Egitto che non permette una
separazione netta e visibile del territorio cirenaico da quello
egiziano. Secondo: la mancanza di segni distintivi particolari della
posta militare italiana operante in Egitto.
Queste difficoltà
sono visibili nel lavoro dell'Ing. Diena che, malgrado abbia
visionato migliaia di pezzi e parecchie collezioni specializzate in
materia, è riuscito a individuare solo 11 uffici di posta militare.
L'elencazione
degli uffici operanti in territorio egiziano capovolge il problema
individuando prima i reparti che operarono in territorio egiziano e
poi dando a questi reparti, detti Grandi Unità (G.U.), il loro
numero di posta militare secondo i più recenti indirizzi di
impostazione della posta militare - il che permette anche una più
esatta localizzazione di ogni singolo ufficio.
Naturalmente tale
impostazione storico-filatelica, più che filatelica, presenta un
grosso svantaggio: le date riportate sono esatte storicamente, un
po' meno filatelicamente. Prendiamo ad esempio la 1^ Divisione
Libica che entrò in territorio egiziano il 13.9.40. Tale data non
tiene conto di quando cominciarono ad essere utilizzati i servizi
della Divisione che, secondo la norma Napoleonica “l'Intendence
suivra”, ebbero a seguire la G.U.
Per quanto
riguarda l’uscita dal territorio egiziano si è largheggiato un po’
risalendo alla data ultima con cui la divisione si trova citata in
documenti storici in territorio egiziano.
Tale prassi alle
volte non è stata facile. Specie per il periodo 1942 si assiste a
una riluttanza da parte dei nostri comandi ad ammettere la scomparsa
di nostre divisioni. Nel diario Cavallero sotto la data 8 novembre
'42 si cita la perdita di sette Divisioni, mentre da parte di altre
fonti, non solo inglesi, alla data del 4 novembre vengono dichiarate
distrutte tre Divisioni e un Corpo d'Armata. Analoga “sofferenza”
nel dichiarare perdite si nota nei volumi editi dallo Stato Maggiore
dell'Esercito dove ci si deve ingegnare al massimo per scoprire la
fine di una Grande Unità.
A questo si deve
aggiungere una buona dose di imprevisti che sia la storia che la
filatelia sempre riservano ai dati riportati negli specchi che
seguono non con dottrinale sicurezza ma con un'approssimazione che
gli studiosi di posta militare conoscono.
1 - IL CORPO DI
SPEDIZIONE ITALIANO IN EGITTO 13.9.40 –14.12.40
All'alba del 13
settembre 1940 le forze armate italiane iniziano l'avanzata oltre
confine. Reparti del XXIII Corpo d'Armata e della 1^ Libica
raggiungono passo Halfaya. La sera del 13 la Divisione Cirene
raggiunge quota 199 di Anza El Qallara e la Divisione Marmarica il
quadrivio nord di Gabr Bu Fares; sempre il 13 il raggruppamento
Maletti raggiunge la propria posizione a ovest di Sidi Omar.
In totale il Corpo
di Spedizione italiano impiega la 10^ Armata, il cui comando resta a
Bardia in zona di confine, due Corpi d'Armata e un Gruppo Divisioni
libiche così dislocate alla fine delle operazioni militari (Ottobre
1940):
- Comando gruppo
divisioni libiche (presidia il settore avanzato di Sidi El-Barrani)
- 1^ Divisione
Libica
- 2' Divisione
Libica
- 4^ Divisione
CC.NN. “3 Gennaio”
- Comando XXI
Corpo d'Armata (presidia il settore di Bug Bug).
- Raggruppamento
Maletti
- Divisione Cirene
- Divisione
Catanzaro
- Comando XXIII
Corpo d'Armata (presidia il settore di Sollum)
- Divisione
Marmarica
- 1^ Divisione
CC.NN. “23 Marzo”
- 2^ Divisione
CC.NN. “28 Ottobre”.
QUADRO
1 |
|
La
posta militare italiana in territorio egiziano del 1940 |
|
N.ro |
Grande |
Data |
Località |
P.M. |
Unità
servita |
Apertura |
Chiusura |
|
26 |
1^ Divisione Libica |
13.9.40 |
12.12.40 |
Sidi el-Barrani |
27 |
2^ Divisione Libica |
13.9.40 |
12.12.40 |
idem |
304 |
4^ Divis. CC.NN. 3 Gennaio |
(1) Ott. 40 |
12.12.40 |
idem |
13 |
Raggr. Libico Maletti |
14.9.40 |
09.12.40 |
idem |
263 |
Divisione Cirene |
13.9.40 |
12.12.40 |
entroterra Sidi el-Barrani |
303 |
Divisione Catanzaro |
(1) Ott. 40 |
11.12.40 |
Bug Bug |
262 |
Divisione Marmarica |
13.9.40 |
14.12.40 |
in zona confine egiziano |
301 |
1^ Divis. CC.NN. 23 Marzo |
13.9.40 |
14.12.40 |
Sollum |
302 |
2^ Div. CC.NN. 28 Ottobre |
(1) Ott. 40 |
14.12.40 |
Sollum |
221 |
XXI Corpo d'Armata |
(1) Ott. 40 |
14.12.40 |
Bug Bug |
123 |
XXIII Corpo d'Armata |
13.9.40 |
14.12.40 |
Sollum |
|
|
|
|
|
(1) La
data di ottobre è indicativa. Di certo al 30 settembre
le Divisioni 4.a CC.NN. e Catanzaro presiedevano la zona
di Tobruch, mentre la 2.a CC.NN. e il XXI Corpo d'Armata
erano dislocate tra Barce e Berta. |
2 - L'OFFENSIVA
ITALO-TEDESCA DEL 1941
Nel corso della
prima offensiva italo-tedesca in Africa Settentrionale il 13 aprile
reparti italiani e tedeschi penetrano in territorio egiziano e
presidiano la piazza di Sollum. Tali forze sono:
- elementi della
15'' Divisone tedesca
- gruppo Wechmar
- gruppo
Montemurro.
Tale penetrazione
e appena accentuata il 15 maggio 1941 e ci estende fin sotto Bug Bug
mentre il distaccamento della Div. Trento è attestato tra Bardia e
Sollum in zona di confine.
Il primo
contrattacco britannico è del 15 maggio 1941 tra
Halfaya-Sollum-Capuzzo contro i capisaldi tenuti dal gruppo Herff,
subentrato al gruppo Wechmar, e Montemurro.
Il 6.6.41 le forze
italo tedesche sono arretrate verso Bardia ma rinforzate dalla 15"
Divisione tedesca al completo e da aliquote della 5° Divisione
tedesca.
La sera del 18
giugno, dopo la battaglia di Sollum, si attestano in territorio
egiziano elementi della Divisione Trento.
Il 18 novembre
1941 la Divisione Savona è schierata a cavallo del territorio
egiziano.
QUADRO
2 |
|
N.ro |
Grande |
Data |
Località |
P.M. |
Unità
servita |
Apertura |
Chiusura |
|
109 |
Divisione Trento |
18.6.41 |
18.11.41 |
Solo una piccola aliquota è |
55 |
Divisione Savona |
? |
18.11.41 |
allocata in territorio egiziano |
|
|
|
|
|
3 - L'OFFENSIVA
ITALO-TEDESCA DEL 1942
Alle ore 14 del 23
giugno le forze italo-tedesche iniziano l'attacco verso la frontiera
egiziana, all'inseguimento delle forze inglesi.
Rommel aveva
ordinato di ridurre al minimo la forza delle unità per ottenere un
maggiore slancio. Con tali presupposti il XX Corpo con le Divisioni
Ariete, Trieste e Littorio parte con 44 carri e 3.100 uomini; il X
Corpo con la Divisione Brescia e il 9° Regg. Bersaglieri con 80
mezzi; il XXI Corpo con 3.000 uomini e 100 mezzi. Anche le forze
tedesche delle Divisioni corazzate 15^ e 21^ e la 90^ leggera e tre
gruppi esploranti sono notevolmente ridotte a beneficio di una
maggiore mobilità.
L'avanzata degli
italo-tedeschi termina a giugno con il raggiungimento delle
posizioni di El-Alamein/depressione di el-Qattara. Nei mesi di
giugno e luglio vi sono delle offensive e controffensive di
logoramento che stabilizzano il fronte su quelle posizioni. In
luglio arrivano dall'Italia nuove forze: il 23 la Divisione Giovani
Fascisti occupa l'oasi di Siwa; in agosto sono in linea la Divisione
Folgore, che sostituisce la provatissima Sabratha, e la Divisione
Pistoia.
Ecco la situazione
delle grandi unità schierate sulle posizioni di el-Alamein/depressione
di el-Qattara e delle immediate retrovie al 23 ottobre 1942:
X Corpo
d'Armata
- Divisione
Brescia
- Divisione
Folgore
- Divisione Pavia
- Truppe e servizi
d'armata
XX Corpo
d'Armata
- Divisione Ariete
- Divisione
Littorio
- Divisione
Trieste
- Truppe e servizi
d'armata
XXI Corpo
d'Armata
- Divisione Trento
- Divisione
Bologna
- Truppe e servizi
d'armata
- 164^ Divisione
tedesca
- Brigata
paracadutisti tedesca “Ramcke” (2 battaglioni al X Corpo e 2
battaglioni al XXI Corpo).
Oltre a queste
truppe riportiamo un elenco delle forze tedesche operanti in Egitto,
sempre alla data del 23.10.42:
a) Truppe
d'armata:
- Raggruppamento
tattico “Kasta”
- Comando
artiglieria 104
- 298° Regg.
Corazzato Granatieri (raggruppamento Menton)
- 19^ Divisione
Flak (contraerea)
- elementi vari
b) Corpo Tedesco
Africa (D.A.K)
- 15^ Divisione
corazzata
- 21^ Divisione
corazzata
- 90^ Divisione
leggera
- 164^ Divisione
fanteria
- Brigata paracad.
“Ramcke” ovvero “1^ brigata cacciatori dell'aviazione”
- elementi vari.
QUADRO
3 |
|
La
posta militare italiana in territorio egiziano del 1942 |
|
N.ro |
Grande |
Data |
P.M. |
Unità
servita |
Apertura |
Chiusura |
600 |
XX Corpo d'Armata |
23.6.42 |
4.11.42 |
132 |
Divisione Ariete |
23.6.42 |
4.11.42 |
56 |
Divisione Trieste |
23.6.42 |
4.11.42 |
133 |
Divisione Littorio |
23.6.42 |
4.11.42 |
31 |
X Corpo d'Armata |
23.6.42 |
8.11.42 |
96 |
Divisione Brescia |
23.6.42 |
8.11.42 |
221 |
XXI Corpo d'Armata |
23.6.42 |
8.11.42 |
109 |
Divisione Trento |
23.6.42 |
8.11.42 |
54 |
Divisione Pavia |
(1) Sett. 42 |
8.11.42 |
58 |
Divisione Bologna |
18.7.42 |
8.11.42 |
260 |
Divisione Folgore |
Ago. 42 |
8.11.42 |
76 |
Divisione Pistoia |
Ago. 42 |
8.11.42 |
136 |
Divisione Giovani Fascisti |
23.7.42 |
9.11.42 |
260 |
Divisione Sabratha |
Giu. 42 |
Lug. 42 |
220 |
C.A.M. (Corpo d'Armata motocorazzato) |
23.6.42 |
9.11.42 |
XIII |
Delegazione Comando Supremo in A.S. |
16.8.42 |
7.11.42 |
|
(sotto intendenza di Marsa Matruh) |
|
|
|
|
|
|
(1) La
data del settembre è indicativa poichè fino al 30.8 la
Divisione ridotta al solo 28.o Regg. fanteria e parte
del 26.o Regg. artigl. era in ricostituzione. |
Il sogno di
raggiungere Alessandria d'Egitto su di un cavallo bianco si infrange
qui su queste dune aride dove giacciono le spoglie di tanti nostri
soldati hanno combattuto con onore spronati da quello che viene loro
indicato come “amor di patria”. Che poi questa Patria si
identificasse con una guerra non voluta e non sentita, finalizzata,
qui in Africa, a delle conquiste territoriali nel tramonto
dell'imperialismo classico è un dato storico che emerge dalla
retorica di quei tempi e rende più amaro il sacrificio di tante
giovani vite.
|