Cairo, 1945 golf club
19 dicembre 2015
Cari amici
siamo ormai giunti alla fine di
questo travagliato 2015, forse tutti ci aspettavamo che le cose andassero
meglio, sia in Patria che nei nostri amati luoghi della memoria: invece non è
stato così.
Tralascio volutamente le
considerazioni di carattere nazionale, mentre mi soffermo un po sulla situazione
nei luoghi della memoria.
Tutto il lavoro che abbiamo
svolto sia in Libia che in Egitto è andato praticamente distrutto, come saprete
ormai le lapidi e cippi che abbiamo collocato nei numerosi cimiteri campali da
noi ritrovati e restaurati e nelle postazioni, posti di comando e altri luoghi
ormai sono solo un ricordo fotografico.
Fortunatamente abbiamo mappato,
rilevato fotografato tutto il fronte ma mai avremmo pensato che da lì a poco
tempo sarebbe stato sconvolto tutto.
Il resto lo hanno fatto le
compagnie petrolifere aprendo strade che attraversano tutti i luoghi salienti
(ad esempio Naqb el Khadim è ormai irriconoscibile, l'Himeimat è costellato di
pozzi petroliferi etc) e i mezzi cingolati dell'esercito egiziano che sono
posizionati proprio nella piana di Alamein a presidio e controllo di una via
preferenziale del contrabbando di armi verso il Sinai.
Il deserto è chiuso e passeranno
ancora molti anni prima che tutto torni alla normalità, ammesso che di normalità
si possa parlare.
La situazione libica, per certi
versi, è ancora più drammatica : ISIS, governi di Tobruk e Tripoli si stanno
fronteggiando e l'Italia è sempre più indecisa e in balia dei voleri di nazioni
estere delle quali siamo diventati fedeli sudditi.
I Sacrari sono in pericolo
Qattara.it continuerà nella sua
attività di ricerca e divulgazione: per il momento e finchè le condizioni non
consentiranno di rimettere piede nel deserto la sua attività sarà rivolta alla
continua e assidua ricerca di documenti, foto, notizie .
Proprio in questo periodo si è
avuto un notevole incremento di richieste di informazioni su caduti e dispersi
alle quali stiamo dando puntuali informazioni.
Stiamo cominciando una
collaborazione con l'Istituto di Storia della Medicina dell'Università di
Bologna e in primavera vedrà la luce un lavoro sulla sanità militare in A.S. .
L'entusiasmo è ancora tanto, le
difficoltà pure ma tireremo dritto!
Come regalo di Natale, Qattara
pubblica nella sez. "documenti e varie" un rarissimo libricino di PCD
sull'affondamento del
Transatlantico Victoria, una delle nostre navi più belle dell’epoca adibita a
trasporto truppa verso l’Africa Settentrionale.
Auguri a Voi, a tutte le Vostre famiglie e che Dio Vi benedica
19 ottobre 2015
Sono ormai passati 73 anni da
quei terribili giorni che videro i nostri padri resistere eroicamente
all'offensiva impari delle armate del Commonwealth nella piana di Alamein; il
ricordo di quei sacrifici, dopo anni di doloso oblio, è stato riportato al
giusto onore da chi ha capito che quella non fu solo una battaglia per difendere
un lembo di deserto arido e inospitale, bensì fu uno scontro di ideali, di
generazioni che credevano che da quelle sabbie sarebbe rinato un mondo nuovo, un
mondo ove l'Italia sarebbe tornata faro di civiltà e libertà dall'egemonia
colonialista e sfruttatrice angloamericana: così non fu e adesso stiamo
pagandone le amare conseguenze.
Nazione senza dignità, patria
dell'illegalità aperta ad ogni invasione che facendosi scudo di termini
quali tolleranza, integrazione, democrazia sta pian piano rinnegando e
cancellando tutti quei valori che l'avevano fatta grande e degna di rispetto.
Solo amarezza e delusione.
Il lungo e costante lavoro di
ricerca sul campo di battaglia libico egiziano svolto dalle squadre di ARIDO in
questi lunghi anni per ricercare i cimiteri dispersi nel deserto, il lavoro di
identificazione delle spoglie mortali di chi e rimasto laggiù in collaborazione
con Istituzioni nazionali ed estere voleva e vuole essere il modesto tributo
riconoscente verso chi non tornò da quella epica crociata, voleva e vuole essere
il segno di chi dice: non vi abbiamo dimenticato, vi cerchiamo ancora per
riportarvi a casa, il meraviglioso sacrario sulla costa di Alamein.
Il lungo e minuzioso lavoro di
ricerca delle lettere dei nostri soldati lasciate fra i sassi delle buche e mai
recapitate ha permesso in alcuni casi di consegnare ai familiari dei destinatari
ciò che i loro padri avevano scritto; così pure per le piastrine di
riconoscimento.
Questo siamo noi di ARIDO, questo
è il nostro modo per rendervi eterni, e il lavoro non era finito, anzi. Poi la
furia integralista ha bloccato tutto, le lapidi divelte o sottratte, le tombe
profanate; il grande sogno si è nuovamente infranto e su quei luoghi è tornato
il silenzio dell'ignoranza e dell'incivilità.
Auspichiamo che le nostre
Autorità siano in grado di preservare i nostri Sacrari, in Libia purtroppo non è
così....
Qust'anno nessuno andrà ad
Alamein, il deserto è stato dichiarato off limits, nessuna cerimonia ufficiale,
i nostri Padri non lo meritano!
ARIDO, nel suo piccolo, continua
nella ricerca documentale nella raccolta di diari foto e quanto possa essere
utile a mantenere alto il ricordo, ARIDO non vi dimentica!
Aspettiamo solo di poter tornare
e riprendere da dove ci hanno interrotto
18 ottobre 2015
Il prestigioso giornale britannico THE SUN
del 17 ottobre dedica un articolo al caso del P40 e alla sorte del Sgt. Dennis
Copping
clicca sull'imagine
18 settembre 2015
dal sito www.ambbrescia.com questo
inedito video del ritrovamento del
SM79 mm 23881
Tutta la storia dello sparviero
ritrovato il 5 ottobre 1960 nel deserto libico pilotato dal Cap.
Oscar Cimolini nella sezione "relitti aerei d'Africa"
22
agosto 2015
L'amico e collaboratore Giorgio Fontana ha tirato fuori dal cassetto un
bellissimo
documento: "Relazione sul combattimento aereo del 18 dicembre 1942 XXI°"
firmato da S.Ten. Fortunato Cavazzoni Pederzini
disponibile alla
sezione documenti e varie
08
agosto 20
Quell'estate di sessant'anni fa ...
alla sezione documenti e varie
02
luglio 2015
per la grave situazione che sta coinvolgendo
anche l'Egitto, è stata prudentemente sospesa la mia partenza per il sopralluogo
e verifica delle attrezzature che abbiamo in loco, i contatti locali ci
rassicurano che quanto abbiamo lasciato è ben custodito.
Missione rinviata ad ottobre, sempre che le
condizioni lo permettano.
Intanto prosegue l'attività di pubblicazione
di documenti e libri rari inerenti la campagna d'Africa.
Oggi pubblichiamo un testo esclusivo e di
grande interesse per i cultori:
nella sezione "documenti e varie" della pagina principale potete scaricarlo: il
testo è corposo (>60mb) ma assicuro che ne vale la pena
31
maggio 2015
DOPO CINQUE MESI DI INATTIVITA' QATTARA.IT
RIPRENDE A PUBBLICARE
Cari amici e sostenitori di qattara.it, dopo
un periodo di forzata inattività dovuta a cambio di sede operativa e cambio
gestore telefonico finalmente riprendiamo a pubblicare con immutato entusiasmo e
con ancora tanti documenti aticoli e fotografie.
I nostri territori, in questi mesi, hanno
subito un durissimo colpo: la Libia è martoriata da una gravissima instabilità
politica e tutto il suo territorio è praticamente chiuso ad ogni forma di
esplorazione e chissà quando potremo, e se potremo, tornare a riprendere i
nostri lavori di ricerca; i nostri amici e guide di Tazerbo comunque stanno
tutti bene.
In Egitto la situazione è migliore, ma
trovandosi nel mezzo di aree a forte instabilità, risente pesantemente di questo
clima: il Gran mare di sabbia e tutto il sud è chiuso, Siwa è chiusa, la
depressione di Qattara è chiusa.
La zona del fronte in questi giorni è aperta
ma la situazione è estremamente fluida.
I nostri amici e guide locali comunque tendono
a rassicurarci.
Nei primi giorni di Luglio partirò per un
sopralluogo di tutto il fronte e della zona del ritrovamento del P40, che dopo
il suo recupero avvenuto nel 2013 sembra essersi volatilizzato.
Vorrei fare una ricognizione delle lapidi che
ponemmo nei cimiteri campali che ritrovammo, delle lapidi poste al Munassib, etc
già comunque nel marzo del 2014 quella posta a Qaret el Khadim era
misteriosamente scomparsa....
Sarò anche a colloquio con il Prof A.Zaky
dell'Università del Cairo per un importante progetto comune rivolto alla ricerca
studio e catalogazione delle innumerevoli lettere dal deserto che ARIDO in
questi anni ha raccolto (le nostre guide in loco, hanno continuato anche senza
di noi e dovrò visionare il materiale..)
E' ora di riallacciare tutti i contatti
bruscamente interrotti a marzo 2014 sperando che la situazione torni ad essere
favorevole per noi ma soprattutto per le economie locali e per le genti d'Africa
Settentrionale
daniele