Padre Luciano Usai a Tobruk
storia dell'ordinariato militare
la fede in guerra
di Vittorio Rossin
Cappellani militari sardi
di
Lorenzo Di Biase
Cappellani militari oggi e...domani
Atti seminario di studi promosso da Pax Christi Italia
e Centro studi economicosociali per la pace
Scritta dopo il primo lancio in Tarquinia nell'anno 1942 da Padre Giovanni
SCANTAMBURLO, cappellano della Folgore a El Alamein:
" Signore grande Iddio, vivo nello spazio infinito, dove il dovere per la Patria
in armi ci ha fatto sbocciare come candidifiori con i nostri paracadute,
ascolta:
Guida e proteggi l'ardimentoso volo, come quello delle aquile piombanti sulla
preda, e fa di noi, e da a noi la fulminea e travolgente irruenza di frecce,
scoccate dall'arco teso del nostro valore, piu' potente del rombo dei nostri
apparecchi. Come nebbia al sole, davanti a noi siano dissipati i nostri nemici,
ed il nostro piede calpesti sempre vittorioso la me'ta Che l'anima ha sognato.
Candida sempre, come la bianca seta del nostro paracadute, sia la nostra fede e
indomito il nostro coraggio. La nostra vita giovane e' tua, per quel caro e
benedetto suolo latino, dove sono piantati i nostri focolari e fioriscono i
nostri destini. Se e' scritto che cadiamo, sia! Ma da noi, seminati dalla morte,
sprezzata dalla nostra audacia, balzino gagliardi a falange, da ogni goccia del
nostro sangue, figli e fratelli innumeri, sempre orgogliosi del nostro immortale
passato, sempre degni del nostro immancabile avvenire. Benedici, Signore, la
nostra Patria.Signore, le nostre famiglie. Signore, le nostre mamme, le nostre
spose, sorelle, fidanzate: Signore, i nostri cari! Per loro, nell'alba o nel
tramonto, sempre, la nostra vita, Signore, per noi il tuo glorificante sorriso.
E cosi sia ! "
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