Gentile dott. Moretto.
Seguo, già da tempo il suo sito, www.qattara.it ,
questa sera intendo portare a Sua conoscenza la mia personale esperienza,
nell'occasione delle cerimonie dell' 69° anniversario della battaglia di El
Alamein.
E' da bambino, che coltivo la passione delle vicende storiche, relative a questa
battaglia, sin da quando nella biblioteca del mio paese m'imbattei in alcuni
testi che narravano quei fatti, ormai lontani nel tempo.
Il caso volle che svolsi il servizio militare nel corpo dei carristi, capocarro
M47, atmosfere, tradizioni, senso di appartenenza a questa specialità dell'arma
di fanteria, sedimentarono in me, costituendo un humus culturale su cui sbocciò
un forte interesse ad approfondire questa pagina di storia.
Adesso oltre ai miei doveri e passioni, continuo a raccogliere pubblicazioni che
riguardano la battaglia,...ormai gli avvenimenti principali mi sono noti,
mancava soltanto un dettaglio... la conoscenza fisica di quei luoghi, devo
andare a vedere, di persona il campo di battaglia, (o ciò che ne è
rimasto)...basta! E' giunto il momento di andare, devo assolutamente sentire
l'odore del deserto.
Sono quasi ventanni che mi reco in Egitto, in vacanza, per assecondare la mia
passione per la subacquea, di conseguenza sono perfettamente in grado di
organizzarmi un viaggio in quei luoghi, così fuori dai circuiti turistici
organizzati...questo luogo può interessare solo a veterani, o a coloro come me
che in tanti anni di letture sono entrati in stretta comunione col sito di El
Alamein.
Quale migliore occasione di recarmi in Egitto, se non in occasione del giorno
della battaglia, che come si deduce ampiamente da TUTTI i libri di storia cade
il 23 ottobre.
Parteciperò alla cerimonia di commemorazione al sacrario, potrò osservare
finalmente il campo di battaglia, chiudere gli occhi e immaginare nel possibile,
come doveva essere quella serata, alle 21:40, ora legale del Cairo.
Contatto il mio tour operator di fiducia che dietro mio incarico, si premura di
organizzarmi il viaggio tramite il suo corrispondente locale al Cairo. Da agosto
il mio viaggio si stava materializzando, esattamente lo stesso lasso di tempo
impiegato da Monty, per addestrare l'8° Armata alla battaglia finale di El
Alamein.
Si parte.
Il 21 ottobre, arrivo al Cairo, da Malpensa, il tour leader mi conferma che è
tutto in ordine, permessi in arabo consegnati nelle mie mani, sono atteso
domani, il 22 OTTOBRE, in Alessandria. Molto bene! Sono 35 anni che che aspetto
questo momento.
" Il dado e tratto " citando Giulio Cesare sul Rubicone.
Il mio hotel è accanto al consolato in Alessandria, proprio davanti all ex base
navale inglese, un pensiero a Durand de la Penne e alla sua impresa, come già
detto, sopra, ho l'hobby della subacquea, dopo ciò, mi viene l'idea di recarmi
al consolato lì vicino, erano le ore 15 ca, mi chiedo..."Vediamo se c'è qualcuno
di servizio in portineria che potrà darmi delle notizie utili per la cerimonia
di domani, ripeto, e il primo pomeriggio di sabato 22 OTTOBRE!... c'è un signore
in portineria, chiedo se può darmi informazioni per la cerimonia di domani, che
quest'anno a rotazione, tra le tre nazioni belligeranti tocca all' Italia.
L'addetto alla portineria, un signore egiziano mi risponde in perfetto
italiano..." La cerimonia, ha detto?...
Io: Si la cerimonia, sono venuto dall'italia per la ricorrenza del 23 OTTOBRE
1942 data d'inizio della battaglia di El Alamein.
Signore egiziano: Ma guardi che la cerimonia era stamattina!!! Tutto lo staff
consolare si è recato lì!!!
Io: Io no scusi, E' IMPOSSIBILE, oggi e il 22 ottobre, domani E' il 23 ottobre,
69° anniversario della battaglia, ( le date storiche non sono certo opinione di
chicchessia!!!)
Invece no!!!
Il portinaio, aveva detto bene, la cerimonia era stata anticipata al sabato
mattina, per motivi che sfuggiranno sempre alla mia comprensione
( e credo anche alla comprensione di chi leggerà queste note)
Non riesco a immaginare i francesi che celebrano la presa della Bastiglia al 13
luglio, o gli statunitensi che celebrano l'Indepedence Day il 3, o il 5 luglio,
a seconda delle contingenze e/o convenienze del momento!!!
Tutt'oggi, non trovo le parole per descrivere la violenta amarezza e dolore che
stava montando dentro di me, un sogno coltivato da bambino spezzato per una loro
programmazione degli eventi, che credo fosse programmato per il minimo disturbo
possibile, in quel momento l'orgoglio di essere italiano vacillò, solo per un
momento, però!!!
(Ad onor del vero mi fù detto dagli addetti consolari, che anche in italia, il
22 OTTOBRE fù ricordata la commemorazione della battaglia!!!)
Ma non è finita qui c'era ancora il giro sul campo di battaglia da fare!!!
E' qui la colpa è tutta e solo mia!!!
Per un incomprensione( io dico incompetenza, è più adatto) il corrispondente non
comprese la mia programmazione dopo tre mesi di telefonate e numerose e-mail da
me inviate.
Il corrispondente locale, non aveva richiesto nessun permesso per accedere,
tramite, guide locali autorizzate dal ministero degl'interni.
Il permesso, con tanto di timbro, altro non era che il programma di viaggio
scritto in arabo, cioè assolutamente inutile per accedere oltre la strada
litoranea, verso quei siti, bagnati dal sangue italiano.
E' la mattina di domenica 23 OTTOBRE, il consolato è aperto al pubblico, ottengo
di parlare con un addetto, gentilissimo!!! Assai dispiaciuto mi conferma ciò che
sapevo già, la cerimonia si era svolta il giorno prima... parlo della mia grana,
causata dall'incompetente tour leader locale, se tramite le autorità consolari
italiani, era possibile visto, le proclamate assai, ottime relazioni
Italia-Egitto, ottenere un autorizzazione dell'ultima ora, per poter almeno
accedere all'area di Kidney Ridge, (che lei m'insegna!...) trovasi
immediatamente a sudovest di quota 33, 2 o forse 3 chilometri dalla litoranea.
Niente, assolutamente nulla era possibile ottenere in quel momento, malgrado il
grande impegno e attenzione, condita da numerose telefonate per consultarsi tra
di loro, i funzionari non avevano nessuno strumento o canale di comunicazione
con le autorità locali di El Alamein, per farmi ottenere, un permesso per
visitare, almeno la già citata località di Kidney Ridge.
Tutta la loro assistenza, con gli strumenti a loro disposizione consisteva
nell'ottenere la massima collaborazione da parte dello staff locale in servizio
al sacrario italiano!!!
Visto ciò mi recai mesto, mesto ad Al alamein, visitai comunque i tre sacrari e
il museo della battaglia, e ritornai in Alessandria.
A parte un infinita amarezza,... molto poco per aver atteso 35 anni, un viaggio
cullato nel fondo della mia mente.
Adesso mi chiedo, e chiedo al lettore di queste note: quale motivo al mondo ci
può essere mai, perchè un avvenimento di tale portata storica per la nostra
nazione, possa essere anticipato come nemmeno fosse una sagra di paese???
Ancora: E' legittimo chiedersi, il perchè, a livello di ambasciata o autorità
consolare, non esiste affatto una procedura di emergenza, per ottenere nel giro
di 24 ore, i permessi necessari per accedere almeno, ripeto almeno, alle
località immediatamente prossime alla strada, è così difficile??? Frequento
l'Egitto da 20 anni, sò per esperienza che una soluzione, anche minima la si può
trovare,...invece, assolutamente il nulla!!!
Questa mia, volevo essere la testimonianza di un viaggio nella memoria
collettiva di questa nazione, invece è stata la raccolta di un immensa amarezza
e delusione, credo fermamente che il sacrificio di quella generazione
sfortunata, merita, una assai, più grande attenzione da parte dei nostri
rappresentanti politici, e un maggiore impegno di assistenza e supporto per quei
cittadini italiani, come me che ancora credono in quei valori, largamente fuori
moda, come nazione, sacrificio, cameratismo, che furono ampiamente spesi in
quelle distese di sabbia.
(Aggiungo, fuori dai denti, :" A maggior ragione visto che non credo affatto
siano in molti in Italia a recarsi in visita in questi luoghi tristemente noti,
a quei pochi dovrebbe essere fatto ogni sforzo, per agevolarci la visita, e non
trincerarsi dietro la motivazione, che lì essendo territorio egiziano, non è
possibile ottenere autorizzazioni,... anche pagandolo caro, questo permesso
tanto agognato!!!)
Concludo qui, esattamente come i nostri soldati chè, non si arresero alla
strapotenza avversaria dichiarandosi sconfitti, anche io da questa mia presente,
ribadisco nonostante gli intralci e difficoltà che ancora incontrerò, la mia
ferma volonta a ritornare in quei luoghi!!!
Non sarei allora un ex carrista, degno di tanti gloriosi predecessori!!
Grazie per l'attenzione concessami!
Gaetano Galia.
Pioltello (Milano)
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