Nuovi capitoli in "Le mille e una favola" e "Alla ricerca dei relitti perduti"

DOCUMENTI E TESTIMONIANZE

n queste pagine sono raccolti e si raccoglieranno documenti e testimonianze, sia di attualitā che storici, relativi alle battaglie che si combatterono a nord di Qattara; sia di memorie, con i racconti degli uomini che vi parteciparono; sia polemici, con ricerca e analisi di come vennero presentati i fatti; sia di carattere documentale, con bibliografie e quant'altro si ritiene possa essere di interesse per il lettore. Queste pagine verranno aggiornate e aumentate man mano che ve ne sarā l'occasione e il tempo, e naturalmente la collaborazione alla loro compilazione č aperta a tutti i lettori.

                                                                   MARCELLO SENILI 7° RGT BERSAGLIERI  

 

                                                            

Marcello Senili nasce a Nerviano in provincia di Milano il 21giugno 1916, quinto di sette figli.

Nel 1938 parte per il servizio militare nel 7° Rgt Bersaglieri di stanza a Bolzano, viene richiamato poco prima dello scoppio della guerra nello stesso reggimento con il grado di sergente e viene assegnato all’autoreparto reggimentale come vicecomandante di sezione.

Il 1° luglio 1942 durante la prima battaglia di El Alamein, presidiando un caposaldo  sotto il fuoco degli australiani, e sotto un paio di incursioni di Hurricanes inglesi dirigeva lo sbarco dei bersaglieri dai camion garantendo l’incolumitā dei mezzi e degli uomini.

Gettatosi a terra con le gambe divaricate, i colpi di una raffica lo schivarono finendo tra le gambe e poco sopra la testa: per tale operazione audace fu insignito di ricompensa “sul campo” al V.M.

                                                          

Dopo El Alamein i resti del reggimento vengono assegnati all’8° bersaglieri, dove resta fino alla resa dell’armata italiana in Tunisia, da li inizia il periodo di prigionia in un campo di concentramento francese ad Algeri.

Fino all’armistizio le condizioni sono durissime, solo dopo l’8 settembre le cose migliorano un poco, anche perché con altri compagni viene assegnato ad un lavoro esterno al campo presso un’officina meccanica di Algeri.

Rientra dalla prigionia nel 1946 sbarcando a Napoli quasi un anno dopo la fine della guerra.

Dopo un breve periodo alla Breda di Sesto S.Giovanni viene assunto all’Azienda Trasporti Milanese come conduttore di tram, ed č proprio sul tram che conosce la sua futura moglie Angela Lusardi che sposa nel 1951.

Va in pensione nel 1976, ma solo dopo 6 anni ci lascia dopo una lunga malattia.

Riposa nel cimitero di Nerviano a pochi metri dalla tomba di famiglia di un altro reduce famoso:Paolo Caccia Dominioni.

 

                                          

 

           

16 Agosto 2008 / v06
 

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